Riflessioni di metà estate

2014-08-07 Estate

2014-08-07 Estate

Ormai siamo a metà estate, il 15 Agosto ce lo siamo lasciati alle spalle, comincia il lento declino verso la fine della bella stagione. Devo dire, però, che questa sarà un’estate da ricordare, se non altro perché estremamente umida ed estremamente anomala.

Da Giugno ad oggi è piovuta una quantità d’acqua, mediamente, superiore del 300% alla media stagionale!!

Eppure io mi ricordo, da piccolo, che l’estate era la stagione del sole, di qualche raro temporale ma per lo più di tanto caldo e tanto tanto tanto sole… Dov’è finito tutto questo??

Sarà che, forse forse, gli allarmisti del clima avevano ragione? Noi, l’uomo, semplicemente ha innescato un processo di cambiamenti climatici. Noi, l’uomo, siamo i più diretti responsabili di avvelenamento di questo unico pianeta. Questo abbiamo, questa è la nostra casa, e noi la stiamo distruggendo pezzo pezzo, giorno dopo giorno.

Dissestro idro-geologico: è stato un mantra per queste settimane. Per non parlare dei tg e dei media, con le loro “bombe d’acqua” che hanno solo un effetto di “accalappiare” l’attenzione del cittadino, intento a sopravvivere in questa Italietta alla deriva. Ma se si parlasse di boschi e campi abbandonati perché non ci sono aiuti agli agricoltori? Parlare di miliardi di euro che finiscono sempre nelle tasche di pochi grandi nomi, mentre le bocche dei poveri piccoli cristi rimangono sempre più asciutte, con la complicità delle grandi confederazioni di categoria, enti pubblici, Stato e UE!

Abbiamo un presidente del Consiglio dei Ministri che sembra voler fare una rivoluzione copernicana di tutto il nostro Paese, peccato che però io fino ad ora ho visto solo tanta poca azione e molto qualunquismo da quattro soldi. Nuovi posti di lavoro se ne creano grazie ai contratti di collaborazione o di apprendistato (e non è detto che ti facciano lavorare sempre o che ti paghino), la disoccupazione è sempre in crescita perché non c’è convenienza a investire nel futuro del Paese, le aziende sono costrette a fallire per pagare i debiti con lo Stato, mentre poi lo Stato debitore ti paga ogni  morte di papa (lunga vita a Bergoglio!). Facciamo che si comincia a tagliare la politica di tutto quel flusso di denaro che non le compete, si taglia dai comuni alle province (che non vanno abolite ma riformate), alle regioni, allo Stato, alle aziende statali, alle aziende che sono in tutto o in parte di proprietà dello Stato e soprattutto si tolgono i privilegi che non sono più moralmente ed eticamente sostenibili in un momento di difficoltà come quello attuale.

L’Unione Europea… ancora un’utopia. La vogliamo smettere di pensare alla tedesca e cominciare a capire che solo mediando un sistema unico europeo non possiamo che continuare ad essere una barzelletta? “In Varietate Concordia” è il motto di questo carrozzone politico, e va bene essere uniti nella diversità, ma finora ho visto solo metodi e metodologie sbagliate di procedere nella creazione degli Stati Uniti d’Europa, ossia il sogno di Altieri Spinelli. Che vogliamo fare? Un sistema bancario tedesco, un sistema doganale francese, una giustizia italiana e una polizia bulgara? Non mi pare proprio il modo e la maniera di essere un unico Paese! Bisogna togliere gli sprechi, sburocratizzare quanto possibile (e non vuol dire togliere la carta), diventare efficenti e trasparenti. E smetterla di sprecare soldi pubblici!!

Troppa gente si piena la bocca di paroloni, di buoni propositi che poi sistematicamente finisco giù nello scarico del wc. Ma queste persone, un briciolo di esame di coscienza, sanno almeno cosa sia?

Ma gli amici e le amiche che ti fanno le feste!! Si, solo nel momento in cui hanno bisogno di te, dopodiché passata la festa e gabbato lo santo! Ah, come mi dispiace per quelle povere anime… Dovranno vedersela poi con il nocchiero dagli occhi di bragia, Caronte, che di sicuro gli scucierà ben più di una moneta per passare il fiume… Ma soprattutto, conoscendo giorno dopo giorno questi personaggi, mi rendo conto di come si possa scendere in basso con la dignità e di quanto schifo mi provochi il solo pensare a loro o ai loro presunti atti di bontà nei miei confronti o nei confronti della mia famiglia. Atti di squisita ingordigia, che puntualmente l’Universo sta facendo pagare… Chi la fà, l’aspetti!

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