Fine 2016

Cari amici vicini e lontani, siamo giunti alla fine. Dell’anno? Non proprio.

Siamo arrivati alla fine di un anno di lavoro. Con oggi si chiude la mia esperienza in ANSF. Sono stati 13 mesi meravigliosi, fatti di sacrifici ma anche di tante tante gratificazioni. Soprattutto dal punto di vista umano!

Si parla sempre male della Pubblica Amministrazione, ci si riempie la bocca di parole denigratorie e si punta (facilmente) il dito contro questa entità. Ebbene, cari miei, vi posso dire con profonda onestà, che avete un preconcetto del tutto sbagliato. La PA è fatta innanzi tutto di persone, uguali a me e voi. Persone che ci mettono il cuore per portare avanti il proprio lavoro, che lo fanno con passione e con dedizione. Che si fanno in quattro per risolvere i propri problemi e quelli dei colleghi.

Certo, qualche pecora nera c’è, così come qualche ipocrita raccomandato che pensa di alzare la voce o zittire chi ha a fianco in virtù di amicizie o conoscenze in alto loco o santi in paradisi non fiscali. Pecorelle che poi finiscono anche a piangere e fare i capricci se qualcuno, in una semplice affermazione della realtà, fa notare che hanno preso una cantonata e le cose sono un po’ diverse.

Ma nel complesso, chi lavora per noi nella pubblica amministrazione sono persone, che devono fare i conti tutti i giorni con leggi scritte male e applicate pure peggio, con dirigenti e direttori che predicano bene e poi non si applicano. Dall’impiegato comunale fino al direttore di ministero, abbiamo a che fare con persone (sto generalizzando, eh, non mi riferisco a nessuno, non sia mai che venga frainteso).

E quelle che ho conosciuto in ANSF (per la cronaca, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) sono state meravigliose. Grazie a Valentina, a Luciano, a Paolo, a Claudio, a Fabiana, a Tommaso… insomma a tutti coloro che mi hanno sopportato e supportato in questi mesi, che mi hanno insegnato un universo per me totalmente sconosciuto (il mondo delle ferrovie) e che mi hanno aiutato a capire che in Italia, checché se ne dica, abbiamo la rete ferroviaria più sicura di tanti altri paesi UE.

Grazie. Di tutto.

Ci rivediamo nel 2017. Un abbraccio forte forte a tutti voi!

Inferno – Dan Brown

img_0189Torna Robert Langdon, torna ancora in veste di investigatore. Da Firenze a Venezia fino a Istambul, seguendo un percorso nascosto nei versi dell’Inferno di Dante Alighieri.

Un misterioso personaggio, un’organizzazione internazionale segreta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la maschera funebre di Dante, corse e inseguimenti tra il Giardino di Boboli e Palazzo Vecchio.

Ma perché Langdon si trova a Firenze? Che ci fa in una stanza d’ospedale? E perché quella misteriosa donna carabiniere gli sta sparando? Cosa si cela nella biocapsula cucita nella giacca del professore?

Perché misteriosi uomini neri girano per Firenze alla ricerca di lui? E chi è veramente Sienna Brooks, la dottoressa che l’ha salvato?

Facciamo un po’ di chiarimenti: il film è diverso dal romanzo. Il finale è nettamente diverso, e manca pure una certa suspance che Brown ci aveva abituato con “Angeli e Demoni” e nel “Codice Da Vinci”. Tutta la storia si svolte in pochissimo tempo, l’arco temporale non supera la settimana, questo permette continui flash back, ma rovina un percorso narrativo che secondo me poteva essere molto più avvincente.

Non vi svelo altro, lascio a voi la lettura del romanzo (e poi la visione del film). Ma non aspettatevi il pathos che ci ha regalato l’autore con altri suoi precedenti volumi.

Il quinto vangelo

image_book-phpSono un po’ lunatico, si, lo ammetto. Mi piace spaziare su diversi campi, dal romanzo al saggio, dalla storia alla fantascienza.

Stavolta mi sono addentrato in un thriller un po’ particolare, quasi un fantasy.

Cosa lega la Sacra Sindone ai Vangeli ufficiali? Perché uno strano omicidio è legato ad un furto in un appartamento?

Il Sommo Pontefice, Giovanni Paolo II, sta lentamente spegnendosi, eppure dovrà essere uno dei punti chiave del romanzo.

Il Vaticano torna ad essere l’elemento cardine di un romanzo, come per Angeli & Demoni di Dan Brown. All’ombra del Cupolone si muove un universo silenzioso e oscuro, fatto di spirito e di carne, di vita e di morte, di verità e di menzogna. Le mura leonine proteggono, difendono, nascondono.

Inutile dirvi che mi è piaciuto e che ho divorato questo libro in pochi giorni!!

Stazzema 2016

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Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

50 città da visitare almeno una volta nella vita

Un bellissimo articolo, apparso sull’HuffingtonPost italiano qualche giorno fa… Ve lo ripropongo!

Nella lista infinita di cose da fare nella vita, è facile talvolta perdere di vista quelle essenziali. Perciò ci siamo rivolti alla comunità di viaggiatori di minube.it, con un obiettivo molto semplice: trovare le migliori destinazioni di viaggio al mondo. Dalle antiche capitali alle moderne città dell’Asia, nelle Americhe e oltre, ecco le 50 città da vedere almeno una volta nella vita.

1.) Venezia – Come avremmo potuto dimenticare Venezia? Dai suoi canali pittoreschi e le grandiosi basiliche alle case colorate e alle affollate enoteche, semplicemente è unica al mondo.

2.) Siviglia, Spagna – Siviglia è il gioiello della corona imperiale spagnola, e i visitatori possono godersi le sue strette stradine contornate di fiori d’arancio, castelli arabeggianti e le famosissime tapas spagnole.

3.) New York, USA – Si capisce perché New York sia spesso chiamata “Crocevia del mondo.” In nessun altro posto si può trovare un concentrato simile di arte, cultura, cucina e business.

4.) Lasa, Cina – Lasa è il centro spirituale del Buddismo Tibetano e le montagne aspre dell’Himalaya che circondano i suoi monasteri pieni di incenso e i suoi palazzi la rendono una delle viste più indimenticabili della Terra.

5.) Rio de Janeiro, Brasile – Il carnevale più famoso del mondo e una linea d’orizzonte inconfondibile, Rio è un’esperienza per tutti e 5 i sensi. Il fatto che ci si trovino due tra le spiagge più famose al mondo non è male, comunque!

6.) Londra, Inghilterra – Con i suoi prestigiosi musei, i mercatini di strada e il suo centro finanziario strepitoso, non c’è da meravigliarsi se Londra è una delle città più visitate del mondo. Che cosa aspettate? London’s calling!

7.) Marrakech, Marocco – Entrare nella medina di Marrakech è un’esperienza che non si dimentica: infinita, vicoli labirintici pieni di mercati all’aperto, architetture impressionanti e tajine a ogni angolo.

8.) Petra, Giordania – Tra tutte le antiche grandi città del mondo, Petra è una cosa a parte. Situata nel bel mezzo di un epico deserto spazzato dal vento, i monumentali edifici intagliati nella pietra di Petra devono essere visti per credere che sono veri.

9.)Roma – Camminare a Roma è come esplorare il museo all’aria aperta più grande del mondo. Semplicemente, nessuna città sulla Terra riesce a combinare arte, buona cucina, tonnellate di storia antica come la Città Eterna.

10.) Varanasi, India – Varanasi, una delle città sante indiane, è una vera esperienza per i sensi. Vedere il tramonto mentre sui gradini che scendono sul Gange si affollano pellegrini, santoni e locali, è una vista che non si dimentica.

11.) Firenze – Come casa del Rinascimento, Firenze vanta una delle collezioni d’arte più incredibili al mondo, per non parlare delle meravigliose cattedrali, del buonissimo cibo toscano e dell’architettura ricca ed incantevole.

12.) L’Avana, Cuba – Esplorare le strade della Vecchia Havana è come tornare indietro nel tempo in un mondo di edifici grandiosi pre-rivoluzionari, e l’odore di cibo fatto in casa si mescola con la brezza marina.

13.) Kyoto, Giappone – Kyoto è stata un tempo la Capitale giapponese, ed esplorare le sue eleganti case di the, i suoi giardini e i castelli, è il modo migliore di scoprire la vera essenza della tradizione giapponese.

14.) Gerusalemme, Israele – Gerusalemme è un vero crocevia di culture, cucine e credo religiosi. In nessun altro posto è altrettanto evidente che nelle strade della Città Vecchia, casa di alcuni dei più grandi personaggi ed eventi storici.

15.) Parigi, Francia – La Ville Lumière è il posto in cui immergersi tra musei mozzafiato, piazze incantate e migliaia di café. Non a caso è considerata la città più romantica al mondo!

16.) Pechino, Cina – Beijing è la capitale culturale e storica cinese e la casa di due tra i posti più ristoratori per l’anima al mondo: la monumentale Città Proibita e la Grande Muraglia cinese nelle montagne vicine.

17.) Lalibela, Etiopia – Lalibela è una delle grandi città sante etiopi ed è famosa nel mondo per la sua collezione di chiese monolitiche scolpite dentro la roccia, unica e sorprendente.

18.) Granada, Spagna – Dalle glorie della Alhambra alle strette stradine ciottolate del distretto di Albazyn, Granada una magia innegabile che raramente si trova, persino nelle grandi città d’Europa.

19.) Atene, Grecia – L’Acropoli è al primo punto di molte liste di cose da vedere, ma le strade assolate cittadine, le piazze contornate da fiori e gli incredibili musei fanno di Atene molto di più che un semplice luogo di antiche rovine.

20.) Bagan, Myanmar – Che il tramonto dell’antica città di Bagan sia il migliore del mondo? Molti direbbero di si. Immaginatelo: la foschia che evapora nella prima luce del giorno, rivelando una fila di antiche pagode quasi senza fine.

21.) Kathmandu, Nepal – Kathmandu rappresenta per molti la grandiosità dell’Himalaya. Con il suo insieme di sadhu, monaci vestiti color del zafferano e iconiche bandiere della preghiera, è anche una delle città più colorate al mondo.

22.) Città del Vaticano – La Città del Vaticano è una città nella città e la sede della Chiesa Romana Cattolica. Anche se sei solo un turista, le colonne e le cupola di Piazza San Pietro sono abbastanza da toglierti il respiro.

23.) Lisbona, Portogallo – Lisbona le ha veramente tutte: sole, mare, e un’atmosfera incantevole e decadente come quella che si trova tra le strade assolate e colorate dei quartieri del Chiado e di Alfama.

24.) Tokyo, Giappone – Tokyo sembra venire direttamente dal futuro. Se questa metropoli luminosa di 13 milioni di abitanti è una Mecca per lo shopping, il cibo da strada e le feste, è anche casa di alcuni giardini e templi veramente pacifici.

25.) Istanbul, Turchia – Si, Istanbul… la città in cui l’Est incontra l’Ovest. Dalle sue moschee monumentali ai suoi vivaci bazaar, Istanbul è la città che può vantare millenni di storia ed essere comunque più importante che mai.

26.) Hoi An, Vietnam – Hội An è un porto storico vietnamita la cui città antica, riconosciuta sito Unesco, è un mix unico di influenze giapponesi, vietnamite ed europee. Oh, e vi manca solo di provare il cibo…

27.) Amsterdam, Paesi Bassi – Amsterdam ha una delle qualità di vita più alte al mondo, un fatto che non si perde nonostante i milioni di turisti attirati dal suo famoso Quartiere a Luci Rosse e dal suo sbalorditivo museo di Van Gogh.

28.) Luxor, Egitto – Situato lungo la banchina del Nilo, Luxor è la più sbalorditiva delle antiche città egiziane. La sua prossimità con Karnak, Tebe, e la Valle dei Re la rende un must per gli amanti della storia in tutto il mondo.

29.) Berlino, Germania – Poche città hanno giocato un ruolo così centrale nella storia recente come Berlino, e la sua leggendaria vita notturna assieme alla vasta scelta di ristoranti la rende una delle città più movimentate e divertenti della moderna Europa.

30.) Jaipur, India – Jaipur, capitale del Rajasthan, è casa di alcuni tra i palazzi e i giardini più spettacolari dell’India. È anche parte del famoso “Triangolo Dorato” indiano, che include il Taj Mahal ad Agra e Nuova Delhi.

31.) Lione, Francia- Lione è un Patrimonio Mondiale dai tempi dei romani. Provate a visitarla durante la Fête des Lumières quando le cattedrali, i giardini e le strade sono illuminate da migliaia di luci.

32.) Oia, Grecia – Oia è la città più famosa della famosa isola greca di Santorini e la sua meravigliosa cascata di case bianco-azzurre che si tuffa nel mare è un’immagine da cartolina.

33.) Siem Reap, Cambogia – Mentre la maggior parte dei turisti va a visitare l’antica città di Angkor Wat, l’atmosfera bohémienne dei viaggiatori a Siem Reap e il cibo gustoso ne fanno di per sé una destinazione imperdibile.

34.) Vienna, Austria – Vienna è una maestosa città imperiale piena di bellissimi palazzi, giardini ben curati e café eleganti. Il fatto che sia continuamente votata come una delle città più vivibili al mondo è giusto la ciliegina sulla torta.

35.) Cusco, Peru – Al di là del fatto che è l’accesso principale per quelli che vogliono esplorare le Ande e Machu Picchu, la città di Cusco, Patrimonio Mondiale, è piena di templi storici, monasteri e meravigliose case coloniali.

36.) Cartagena, Colombia – La città coloniale di Cartagena sulla costa dei Caraibi colombiani ha una storia piena di esploratori, pirati e regnanti, e la sua città antica – patrimonio Unesco – è proprio incantevole come potreste immaginarvela.

37.) Zanzibar, Tanzania – L’antica città di Zanzibar è una delle principali destinazioni in Africa ed è famosa per le sue spiagge dalla sabbia bianca e per il suo mix di influenze africane, arabe e portoghesi nel quartiere storico della città.

38.) Città del Messico, Messico – Città del Messico è un piacevole caos di punti di vista, suoni e colori. Casa di più di 20 milioni di persone, la città offre delle bellissime architetture coloniali a fianco di rovine, e un’ottima cucina locale.

39.) Singapore – Che vi troviate in vacanza o solo in sosta, Singapore è un posto che va visitato. Esplorare la Piccola India è un must, ma ricordatevi di trovare il tempo per quello che probabilmnte è il migliore cibo di strada al mondo.

40.) Las Vegas, USA – Sin City è una delle favorite dei visitatori nazionali e internazionali, attirati dall’incomparabile offerta cittadina in fatto di hotel, ristoranti famosi e casino lussuosi. Viva Las Vegas!

41.) Samarcanda, Uzbekistan – Samarcanda è sull’antica Via della Seta e i mosaici della monumentale piazza Registan sono tra i più begli esempi al mondo di architettura islamica.

42.) Sidney, Australia – Dall’iconica Opera House alle famose spiagge, Sidney sa perfettamente come combinare spazi naturali e urbani e non lascia dubbi sul suo posto tra le più grandiose città al mondo.

43.) San Francisco, California – Non avrete pensato che ci saremmo dimenticati di San Francisco, vero? I suoi edifici storici, vicino ai parchi naturali, e la sua cucina locale molto acclamata, la rendono senza dubbio una star della West Coast americana.

44.) Mont Saint Michel, Francia – Come i quasi 3 milioni di visitatori annuali possono confermare, ci sono poche vedute altrettanto evocative o romantiche come il campanile dell’Abbazia di Mont Saint Michel che si innalza sulla tranquilla costa della Normandia.

45.) Dubrovnik, Croazia – La città di Dubrovnik, circondata da mura, è il gioiello dell’Adriatico e la sua Città Vecchia (Patrimonio Unesco) è una delle aree più pittoresche in tutta Europa. Per non parlare delle spiagge!

46.) Bangkok, Thailandia – Dai tranquilli templi ai mercati esotici e agli affollati nightclub, Bangkok ha qualcosa da offrire a ciascuno. È diventato così popolare, infatti, da battere Londra come città più visitata nel 2013!

47.) Buenos Aires, Argentina – Buenos Aires è spesso chiamata “la Parigi sudamericana”. Dalle ampie strade del centro alle casette colorate e ai club di tango di Barrio La Boca, Buenos Aires è un posto da assaporare.

48.) Antigua Guatemala, Guatemala – C’è solo una parola per descrivere Antigua Guatemala: magica. I turisti possono esplorare le rovine di chiese coloniali e monasteri e tuffarsi dentro un café bohémien, tutto sotto lo sguardo di tre vulcani in vista che dominano l’orizzonte.

49.) Praga, Repubblica Ceca – Una mistura di storia, meravigliose architetture e cucina abbondante hanno reso Praga una delle città più visitate al mondo e un must per i viaggiatori alla ricerca dell’anima dell’Europa centrale.

50.) Budapest, Ungheria – Gli innumerevoli imperi che hanno dominato Budapest nei secoli hanno lasciato tracce nella città, spesso considerata la più bella d’Europa. Aggiungetevi una vita notturna movimentata e un sacco di fonti termali, ed ecco la ricetta per un viaggio di beatitudine.

05-06-2016

parlamento_italiano

Elezioni amministrative. Anche nel mio comune.

Quattro liste si contendono il consiglio comunale, 4 liste civiche, alcune apertamente sostenute da partiti, altre no.

Quattro liste che hanno scelto quattro modi diversi di porre attenzione sui problemi cronici del mio piccolo comune.

Ha vinto una lista.

Auguri. In tutti i sensi.

Non ho altro da aggiungere, mi rimetto alla clemenza della corte.

1° Maggio 2016

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Buona festa del lavoro a tutti.

A chi lavora con contratto a tempo indeterminato con tutte le garanzie.

A chi lavora con contratto con poche garanzie.

A chi ha un contratto a tempo.

A chi ha una collaborazione che maschera una subordinazione.

A chi lavora quando può, sbarcando il lunario alla meno peggio.

A chi non lavora e deve fare i salti mortali per campare.

Ai politici, che non hanno un lavoro ma il c/c pieno di soldi nostri, indebitamente accreditati ogni mese.

Ai politici corrotti, che si meritano un lavoro vero, tipo 10-15 anni di lavori forzati in una colonia penale agricola, così per capire veramente cosa vuol dire guadagnarsi il pane quotidiano in maniera onesta, come la maggior parte degli italiani.

Ai grandi industriali, che dei diritti dei lavoratori ci si puliscono il culo tutte le mattine come carta igienica.

Ai piccoli industriali, che spesso non mangiano pur di dare uno stipendio ai loro impiegati/operai.

Agli industriali corrotti, che con i sotterfugi delle leggi scritte dai politici corrotti e compiacenti, spostano i soldi all’estero e mandano in rovina le famiglie degli operai e degli impiegati.

Ai preti e ai prelati di Santa Romana Chiesa, quelli onesti.

Ai preti e ai prelati di Santa Romana Chiesa che “pecunia non olet” e allora si buttano sui soldi, sul peccato, sugli attici pagati con le offerte per i bambini bisognosi e se ne sbattono le palle dei poveri e delle famiglie bisognose.

Al Santo Padre, perché il suo lavoro è uno dei più difficili. Soprattutto perché c’è tanto di quel marcio in Vaticano che una discarica non basta. Ce ne vuole una grande come l’Italia intera.

All’Universo, a quella meravigliosa forza che ci unisce e che ci attraversa ogni giorno. Perché in un modo o nell’altro, in un equilibrio cosmico, da e riceve, do ut des.

Buon lavoro a tutti.

E ci si impegna…

lavoroDevo dire che riprendere il ritmo di un lavoro non è stato per nulla facile. Perché dopo anni a fare il precario, a saltare da un lavoro all’altro, a guadagnare miserie che, messe insieme, non fanno nemmeno uno stipendio, di colpo poi ti trovi a rivoluzionare la tua vita!

Organizzare il parcheggio della macchina, l’abbonamento del treno, cercare di incastrare gli orari anche in previsione di ingorghi stradali, ritardi etc…

E poi, rimettere mano all’agenda e spararsi per arrivare a capire che in tutti questi anni ti sei preso una quantità industriale di impegni e che ora, con questo nuovo ritmo, farai molta fatica a star dietro a tutto!

Eppure… nonostante le dosi di caffè al mattino per svegliarsi, le bestemmie in diverse lingue per gli automobilisti idioti che ti sorpassano in semi curva con doppia striscia continua, la stanchezza di fare avanti e indietro con il treno, le mattine in cui pensi che la gente ha scambiato la tua carrozza per una succursale di un lazzeretto (a giudicare dai colpi di tosse, starnuti, etc etc), eppure nonostante tutto, sono felice.

Certo, difficoltà ce ne sono, tutti i santi giorni non è che il computer non mi riserva qualche blocco, o il server decide che dopo il n. 9999 non c’è nient’altro e ti lascia fermo (e ovviamente il venerdì santo alle 15:33!!!). Ma va bene. Perché è un lavoro. E’ il mio contributo a far girare l’economia. Quella di Trenitalia, con quasi 70 euro al mese di abbonamento del treno, e magari se facessero meno ritardi sarei ben più lieto di essere finanziatore dei loro stipendi. Contribuisco anche al Comune di Pistoia, con 10 euro di parcheggio (e meno male che il prezzo è politico, sennò sarebbero salassi a dover lasciare la macchina a tariffa piena). Per non parlare poi della Feltrinelli in stazione Santa Maria Novella (ho già fatto la carta punti da un pezzo!!), oppure le cialde per la macchina del caffè, etc etc etc.

Si arriva a sera, e pensi: dio bòno com’è volata la giornata! Prima invece, a far passare un giorno, sembrava ci volesse tutta la forza dell’universo! E quasi non bastava!!

Il rovescio della medaglia, che c’è anche in questo caso, è il dover trovare gli espedienti per non abbandonare le associazioni che sto seguendo. Certo, in pausa pranzo si possono mandare le email dal pc, piuttosto che telefonare per un problema piuttosto che cercare su internet le informazioni per le altre cose, ma non è mai come potersi dedicare a pieno regime. E mi dispiace, perché la mia famiglia mi ha sempre insegnato a portare a termine ciò che si è iniziati, volenti o nolenti, perché gli impegni sono una cosa seria, un po’ come il caffè a Napoli.

Uh, via, per oggi ho scritto anche abbastanza!! l fumo si alza dal monte Fato, l’ora è tarda e Gandalf il Grigio cavalca verso Isengard. Ciao a tutti!!

Abolizione vitalizio a Bagnasco

repubblica_italiana_emblema_logoEmail inviata al Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana: matteo@governo.it

Gentile dott. Renzi,
è stata avviata una petizione online per chiedere l’abolizione della pensione percepita dal cardinale Bagnasco in qualità di generale di armata per aver svolto funzioni di cappellano militare dal 2003 al 2006.
La petizione in pochissimi giorni ha superato le 86.000 firme, segno evidente che su questo tema la popolazione ha una discreta sensibilità.
Se fosse stata avviata una legge di iniziativa popolare, e non un petizione online, con molta probabilità non avremmo avuto difficoltà a raccogliere le firme.
Tutto ciò a dimostrazione che in un momento economico/sociale di così grande difficoltà, l’opinione pubblica non è più nelle condizioni di accettare sprechi di denaro pubblico a favore di uno stato extracomunitario.
Le pensioni erogate ai cappellani militari sono l’ennesima beffa nei confronti dei cittadini italiani che pur avendo lavorato per molti anni, non si sono visti riconosciuto il diritto a percepire la pensione.
La piaga delle pensioni d’oro elargite a rappresentanti della monarchia vaticana, è resa ancora più grave dal diverso trattamento a loro riservato: non solo i cappellani ricevono stipendi e pensioni dallo Stato, ma possono maturare la pensione con largo anticipo rispetto ai comuni mortali.
Non è un segreto che il conto patrimoniale “fondo di previdenza per il culto” iscritto a bilancio dall’Inps, abbia un disavanzo di circa 2 miliardi di euro, giustificato dal fatto che le pensioni erogate ai rappresentanti dello stato della Città del Vaticano, non siano coperte da sufficienti contributi versati dagli stessi.
Il lavoratore Bagnasco, che è anche un generale di armata, ha diritto ad una pensione che si aggira intorno ai 4.000 euro mensili, nonostante abbia prestato servizio solo 3 anni.
In un momento in cui il governo, raschia il fondo del barile, togliendo diritti e dignità ai cittadini, infierendo sulle vedove, troviamo coerente andare a recuperare anche dove la chiesa non permette intrusioni: i privilegi, le agevolazioni e le esenzioni ad essa concesse dallo Stato italiano.
In ragione di quanto sopra esposto chiediamo a Lei, presidente del Consiglio dei Ministri, un incontro con i responsabili della petizione per permettere loro di consegnare le firme di noi cittadini che abbiamo detto basta ai privilegi della chiesa a danno dei lavoratori.
In attesa di un suo cortese riscontro.

Saluti.

V.M.
Cittadino che paga le tasse