Cinque contro uno

Ho letto sui giornali e visto in tv il servizio su quel brutto incidente nel comune di Serravalle Pistoiese, provincia di Pistoia.

5 piccoli teppisti, forti di essere gruppetto, hanno adocchiato, seguito e poi fatto cadere un povero anziano pensionato, che stava camminando per la strada, appoggiandosi al bastore, filmando il tutto con i loro smartphone.

A queste piccole belve darei questa punizione: un anno senza Facebook, senza cellulare, tolte TUTTE le paghette e le uscite. Se vuoi comunicare, un Nokia 1100 del 2001 è più che sufficiente (chiamate e sms).

Ai genitori di questi teppisti: multa di almeno 1.000€ per ciascuno dei teppisti, con pubbliche scuse al pensionato.

Per genitori e figli: un bel corso di educazione civica, con frequenza obbligatoria, senza assenze, pena la multa ulteriore di 5.000€ a testa, a prescindere se sia genitore o figlio ad assentarsi.

Ma non vi vergognate nemmeno un attimo ad aver allevato questi animali? Non vi vergognate nemmeno un po’ nel sentire che vostro figlio o vostra figlia ha spudoratamente agito in spregio ad una persona umile ed indifesa?

Non vi fate schifo abbastanza nel capire che forse avete un po’ fallito come genitori? Gliele volete dare due sberle ogni tanto, o aspettate che poi vi chiamino dal carcere per andare a recuparli?

Ai miei tempi, e sono un 40enne per cui fate voi i conti, ai miei tempi mio padre o mia madre mi avrebbero legnato fino a farmi prosciugare il sangue se avessi osato fare un decimo di quello che molti di voi, genitori “moderni”, lasciate fare ai vostri teppisti in erba.

Vi dovreste vergognare semplicemente di essere genitori. Se non avete voglia di educarli, i figli, potete anche evitare di metterli al mondo! Preservativo, pillola, aborto. Oppure c’è pur sempre il disconoscimento alla nascita. Insomma: fate voi.

Ma è l’ora di finirla con queste orde di bifolchi.

Attila, re degli Unni, in confronto era un dilettante. Ah, e se non sapete chi sia Attila re degli Unni, chiamate la vostra maestra delle elementari e fatevi dare un paio di ripetizioni. Oltre che un paio di scappellotti!

V.

Questione di educazione civica

punizioneEnnesimo esempio di una società, la nostra, che deve riscoprire l’educazione civica e il rispetto verso il prossimo. Qualche giorno fa, sul Corriere della Sera, il giornalista Enrico Venni scrive un pezzo circa un episodio accaduto alla scuola media Bussi di Vigevano. Il titolo dell’articolo è “Studente costretto dal professore a mettersi in ginocchio per insulti a una compagna”. Ok, il primissimo impulso neurologico è: il professore ha torto! Sbagliato! Basta leggere molto attentamente l’articolo per capire che il professore, giustamente severo, ha applicato una giusta punizione!

“…sotto i riflettori c’è ora la punizione sopra le righe di uno studente delle medie da parte di un professore che ora rischia un provvedimento disciplinare da parte dal Provveditorato scolastico. In una classe terza della scuola Bussi di Vigevano un alunno sarebbe stato costretto a inginocchiarsi davanti ai suoi compagni, molti dei quali lo deridevano. La punizione gli sarebbe stata inflitta dall’insegnante per aver insultato una compagna.”

Tra i tanti commenti che sono stati inseriti a margine dell’articolo, uno tra tutti ha attirato la mia attenzione. Cito testualmente: “Il professore,certamente esasperato cosi come lo sono quasi tutti gli insegnanti italiani…ha fatto bene. Tutti noi dovremmo riflettere e capire che i nostri figli sono stati mal cresciuti da molti genitori che non sanno stare al mondo e si affrettano ad accusare la scuola dei loro insuccessi come genitori. Ben vengano le punizioni a questi bambini viziati,visto che a casa loro nessuno gliele sa dare come meriterebbero.”

Cosa posso aggiungere? Una semplice osservazione: il commentatore ha perfettamente ragione! Schiere di genitori dovrebbero riappropriarsi di una potestà educativa che non hanno mai voluto e saputo prendersi, lasciando che fossero altre persone a sorbirsi la “patata bollente”. Si ergono a paladini dei figli quando questi ultimi sono nel più palese torto! Bene ha fatto l’insegnante a imporre una così esemplare punizione: a lui va tutta la mia stima di giovane uomo che in questo mondo non trova più il rispetto e l’educazione che tanti anni fa mi furono impartiti come lezione esemplare e basilare per la mia crescita!

Vietato l’ingresso ai minori di 18 anni

divieto-di-ingressso-ai-minorenniHo sentito stasera, in un servizio di un tg, della ventilata proposta di impedire l’ingresso di famiglie con bimbi piccoli in alcuni locali. Se non ricordo male, proprio qui in Toscana.

All’inizio, di prima battuta, avrei pensato ad una discriminazione che non è possibile in un paese civile. Poi però… Ho ripensato proprio alla parola “civile”, in questi ultimi tempi disattesa e non più insegnata, né a scuola né soprattutto in famiglia!!

Al supermercato, alla posta, in banca, nei negozi… quotidianamente, vedo pargoletti e brufoletti che, senza alcun ritegno e nella pressoché inezia dei genitori, sfogano tutte le loro energie su ogni oggetto che è a portata dei loro piccoli artigli!

Toccano, spostano, toccano ancora, corrono, urlano, ridono, sguaitano… i miei nervi saltano dopo 3 millesimi di secondo e vorrei tanto vociare a quegli angioletti con la coda puntita e il forcone in mano, e anche ai loro genitori, che stessero più buoni e soprattutto si comportassero in maniera civile!

Ma la cosa che più mi fa saltare il nervoso è il comportamento dei genitori!! Quasi fossero divenuti degli allevatori di bestie antropomorfe piuttosto che di esseri umani! Lasciano i figli allo stato brado, senza un minimo di disciplina, di rispetto per le cose altrui e per le persone che sono intorno a loro!

Vogliamo tornare alla scuola di 30 anni fa? Con bacchettate, pizzicotti e qualche sculaccione assestato ben bene? Per me si, alla faccia di Telefono Azzuro e di un clima di lassismo generazionale. La disciplina e il rispetto non possono essere scaricate nel primo cesso disponibile! Perché poi, volenti o nolenti, questi personaggi si troveranno di fronte chi potrà dare loro una seria lezione, e lì non ci sarà mamma o papà a difenderti tout-cour!