Aruba di nuovo in panne

Stamattina di nuovo problemi per il provider toscano. Per diverse ore i siti ospitati nella server farm sono rimasti ko e non visualizzabili.

Ora, alla luce delle ultime vicende, mi viene da pensare a quanto questa azienda sia effettivamente efficente! Non tanto per me e il mio sito internet, che è più amatoriale che altro, ma alle migliaia di aziende che usano il sito internet e la posta per lavoro!

Un blocco di ore si può tradurre in centinaia o migliaia di euro di ipotetici mancati guadagni… un lusso che non ci si può permettere, soprattutto in un momento particolare come quello attuale, con la crisi mordace!

Aruba, un’azienda deve porre in essere tutti gli strumenti che l’hardware e il software più aggiornato può fornire, al fine di soddisfare le esigenze dei clienti e di minimizzare gli eventuali problemi che possono sorgere.

Se non si è in grado di garantire un livello minimo di servizio, direi che allora è da valutare seriamente le politiche strategiche di tutto l’asset!

Lotta informatica

Ci sono giorni in cui ogni apparecchio informatico sembra si sia coalizzato contro di te!! La scorsa settimana accedo al mio pc fisso con Ubuntu e, appena dopo aver caricato il sistema, un brutto segnale di errore appare ai miei occhi: “attenzione, il disco sta per rovinarsi”! O santa polena, e questa!?!?!?!?!? Faccio tutti i dovuti controlli, ma niente, la sentenza è data! Il disco primario dove ho Windows sta per abbandonarmi per sempre (500 GB di dati!!!!!) e quindi devo attivarmi quanto prima.

Detto fatto, collego il disco esterno da 1 TB e lentamente sposto i dati… con calma… USB 2.0 quindi con tutta la calma del caso… Nel mentre, anche il notebook HP comincia a dare strani segni… in realtà è da un po’ che mi avverte che qualcosa non va, con le tipiche schermate blu… Windows del c***o! Unica risorsa funzionante, è un vecchio pc, vecchio in tutti i sensi… 1 GB di RAM DDR (per gli addetti ai lavori è roba antidiluviana!!)…

Insomma, con diversi intoppi, prendo e vado al mio fidato negozio Essedi e faccio shopping: HDD interno da 3.5″ (misura minima 1.5 TB… e che ci faccio con tutto questo spazio?? vabbé, meglio che niente…) e HDD interno da 2.5″ (per il notebook). Della serie, alla fine mi faranno socio ahahahahah Comunque, devo dire che quella catena di negozi è sempre stata ottima sotto tutti i punti di vista. Ultimamente è stata ceduta da Brain Technology SpA a CDC SpA, e nel cambio devo sottolineare che qualche pecca c’è scappata, però nel complesso il mio giudizio è più che buono.

Tornando a noi, torno a casa, spacchetto tutto e… con calma e pazienza, inizio il lavoro di manutenzione… Per ora, il fisso è già operativo con il nuovo disco (reinstallato Windows e la maggior parte dei programmi), mentre per il portatile dovrò fare qualche altro controllino…

Ma mentre ero alle prese con cacciaviti, cavi SATA, jumper & co, riflettevo anche su quanto labile sia la nostra società… Tutto è affidato a pochi millesimi di millimetro e a una piccola magnetizzazione… Un settore dell’hard disk è diventato il nostro contenitore di informazioni, al posto del baule della nonna o dell’album dei ricordi… e quanti santi & madonne volano se questo piccolo spazio non funziona o da problemi…