A morte il Padule!

La politica ha deciso: il Padule di Fucecchio deve morire!

9 Agosto 2017, l’assessore regionale Fratoni: “…nell’anno 2015, è stato sottoscritto un accordo fra Regione, comuni rivieraschi, Provincia e Consorzio Basso Valdarno, nel quale è stato previsto il contributo regionale di 30 mila euro, che verrà materialmente erogato nei prossimi giorni a favore della Provincia e attinente alle attività del Centro. In quell’atto, inoltre, è statuito l’impegno dei soci a operare una nuova definizione della veste giuridica della onlus, che la renda più coerente con i tempi attuali e sostenibile da parte dei soci.

12 Agosto 2017, l’assessore regionale Fratoni, intervistata dal giornalista RAI Jacopo Cecconi, afferma: “Vi sono altre opportunità. Che sono i bandi comunitari, il PSR (Piano di Sviluppo Rurale della Regione Toscana), ci sono ovviamente attività alle quali il Centro può tranquillamente candidarsi. L’unica cosa che non può essere è che, se il territorio non crede nel Centro, se i comuni per primi non lo sostengono finanziariamente, si possa chiedere alla Regione di sostituirsi ai soci e di dare contributi a pioggia.

E’ chiaro, a questo punto, che qualcuno vuole trasformare la più grande palude interna italiana e una delle più importanti a livello europeo, in un’area non più protetta.

Cosa nasconde questa svolta a 180 gradi della signora Fratoni? A distanza di così pochi giorni, inverte la marcia e decreta la messa a morte del territorio e dell’ambiente lacustre, temi che invece dovrebbero essere il fulcro centrale del suo mandato. Giusto pungolare i comuni rivieraschi, giusto pungolare i proprietari dei terreni che ricadono nel perimetro dell’area, ma allora perché non procedere a trasformare l’intera area in un parco protetto? Una riserva con rigidi controlli, rigida regolamentazione, intervento dell’uomo contingentato e supervisione del Ministero del’Ambiente?

Forse perché così vengono meno certi interessi di certe figure, che il Padule l’hanno visto sempre solo e soltanto come una mucca da spremere e non come risorsa ambientale?

Come diceva Don Giulio (Andreotti): a pensar male si fa peccato, ma difficilmente si sbaglia. Ecco, in questo caso allora, io spero di sbagliarmi, ma vediamo se la politica (Comune-Provincia-Regione) smentisce o meno queste mie preoccupazioni.

 

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