Lo stolto, il dito, la luna

Con un po’ di settimane di assenza, causa vari impegni, riprendo in mano il mio amato blog. E lo faccio all’indomani dei risultati elettorali delle elezioni amministrative che si sono svolti in Italia ieri. Un dato che mi fa riflettere: non solo nella mia Pistoia, ma un po’ in tutta Italia il Partito Democratico perde. E di brutto!

Analisi… Ma è merito dei partiti di destra o centrodestra ad avere incanalato la rabbia verso il diverso, verso l’immigrato (tout cour, a prescindere se sia rifugiato o meno, se sia in fuga da guerra etc etc) e verso il solito discorso trito che la sinistra non è brava a governare perché mette le tasse a tutti? Oppure è demerito della linea politica del segretario PD in primis ad aver spinto gli elettori a spostare la propria preferenza verso altri partiti?

Chi mi conosce sa bene quanto io non abbia mai avuto simpatie per il PD, meno che mai per il suo attuale segretario. E continuo a sostenere la mia antipatia verso una direzione politica di destra!

A livello locale forse qualcosa si può ancora fare (forse!), ma vedo quanto questo partito sia diventato una maschera, usata per continuare a fare i propri interessi nel proprio orticello (comunale/provinciale/regionale).

Cosa vuole il cittadino? Cosa chiede alla classe politica attuale? Indubbiamente qualcuno se lo sarà chiesto, per Dio! Se voglio fare politica, qualche domanda me la pongo… almeno io… Il cittadino vuole pagare meno tasse, perché siamo veramente al colmo e al paradosso che si predica bene e si razzola male (in pochi anni la mia TARI è triplicata!!!!); il cittadino vuole più sicurezza nelle città e nelle strade (spesso lasciate in balìa di se stesse); il cittadino vuole che i politici siano finalmente ONESTI, la lezione della prima Repubblica è servita solo a conclamare le tangenti e farle divenire attività quotidiana e spudoratamente alla luce del sole; il cittadino vuole che chi amministra un comune sia un primo cittadino che sì, ha un colore politico, ma che poi faccia qualcosa per tappare le buche lungo le strade, o che si prenda cura del verde, che faccia interventi seri sul territorio, senza usare il cemento come pretesto per far ripartire l’economia (invece di nuove colate per nuove abitazioni, che spesso rimangono invendute causa penuria di euro, ristrutturiamo quelle decine di migliaia che sono vuote).

Vogliamo poi parlare delle province? A cosa ha portato la riforma Del Rio? Ad un guazzabuglio giuridico e politico, ha azzerato competenze e professionalità, ha tolto un presidio sul territorio, ha spostato personale verso comuni e regioni o altri enti pubblici… E che è successo poi? Gli enti ci sono ancora, chiamateli come vi pare ma ci sono: depotenziati, senza soldi, senza avere la possibilità di gestire quel parco di competenze che sono state mantenute… Risultato? Presidenti di provincia costretti a denunciare lo Stato alle procure delle repubbliche!

E’ ora di finirla con gli spot elettorali, tanto cari a Renzi come a Berlusconi. Ed è ora di finirla anche con quella demagogia becera di Grillo e del suo movimento. La democrazia è il governo del popolo, e per fare questo occorre riportare la politica nelle famiglie. Ripartire da un concetto di partecipazione democratica, di far tornare l’interesse a occuparsi della res publica, della cosa pubblica. Coinvolgere i cittadini nell’interesse del singolo municipio, invitando la gente ai consigli comunali, informando e formando.

Finché gli interessi di pochi avranno il predominio sugli interessi dei tanti, e finché la smania dittatoriale di un singolo uomo al comando prevarrà sull’ottima di buona amministrazione e responsabilizzazione e di etica, allora ci meriteremo i Renzi e i Berlusconi che abbiamo avuto e che hanno ancora voce in capitolo.

Gli unti del signore, gli uomini salvatori della patria, chi si considera l’unica vera scialuppa di salvataggio… finiscono sempre per fare una pessima fine (politica e non).

A questi personaggi io preferisco un sindaco che si sporca le mani per fare il proprio lavoro e per essere presente con i cittadini. Di gente arroccata sugli scranni, buona sono a vaticinare e sproloquiare, che non ha nemmeno la decenza di ascoltare maggioranza e opposizione, che si sente superiore, che non fa mai una seria autocritica, non ne abbiamo più bisogno.

60 anni di Europa unita

1957 – 2017.

60 anni.

Un continente, il Vecchio Continente, più o meno unito.

Tante speranze, tante aspettative da quel lontano 1957. Ma l’Europa di oggi non è di certo quella che i padri fondatori speravano venisse realizzata.

Una dichiarazione, quella firmata oggi dai capi di stato e di governi dei 27 paesi UE che suona più come una promessa da marinaio.

Tante belle parole che sono destinate a rimanere mere illusioni se non si inizia un serio percorso di crescita politica, democratica e civile.

I cittadini europei ci sono, manca l’Europa! Manca la vera Europa, quella più sociale e meno finanziaria, quella profetizzata da Altiero Spinelli.

 

Strage di Viareggio

Mi permetto di dissentire dalla sentenza che il giudice di Lucca ha emesso nei confronti dei presunti colpevoli della strage avvenuta alla stazione di Viareggio il 29 giugno 2009.

Su Wikipedia l’evento viene così riepilogato: “Il treno, composto da 14 carri cisterna, era trainato dalla locomotiva E.655.175. Il primo carro era immatricolato presso la compagnia ferroviaria polacca PKP ed era stato costruito nel 2004 e revisionato il 2 marzo 2009 da una società di Bozzolo (MN), la Cima Riparazioni, mentre gli altri 13 erano immatricolati presso le ferrovie tedesche Deutsche Bahn. I carri con il gas erano stati instradati lungo il binario del raccordo interno che collega la raffineria SARPOM a San Martino di Trecate (NO) alla rete ferroviaria convenzionale da FS Logistica, che prima avrebbe compiuto le operazioni di verifica della sicurezza dei 14 carri e alla Stazione di Novara furono agganciati alla locomotiva. Le cisterne del convoglio, tra cui quella da cui è fuoriuscito il gas che ha innescato l’incendio, appartenevano alla multinazionale statunitense GATX (sebbene recassero l’insegna KVG, società austriaca di proprietà di GATX Rail) date in locazione a FS Logistica che utilizzava i carri per i servizi a Sarpom. Il treno era diretto, senza soste intermedie, a Gricignano di Aversa in provincia di Caserta, destinato all’Aversana Petroli della famiglia Cosentino di Casal di Principe.”

Me lo sono spiegato con un esempio: scelgo di prendere in affitto un’auto e mi reco da una società che noleggia veicoli. Firmo il contratto, pago il noleggio, prendo l’auto e vado a fare una bella scampagnata. Prendo l’autostrada, pago il pedaggio e mi dirigo verso il mare. Ad un certo punto, per un guasto o qualcosa di simile, si rompe il motore, a stento riesco ad uscire dalla corsia di marcia, tento di fermarmi sulla corsia di emergenza e tampono un’auto ferma lì precedentemente. E il proprietario di quest’ultima mi fa causa, dicendo che è colpa mia se ho distrutto la sua auto! Si, gli ho causato un danno, ma la colpa è dovuta ad un mezzo fallato che mi è stato dato per ottimo quando invece non lo era.

Chi chiede la testa di Moretti (e badate bene, a me non è mai stato simpatico quell’uomo), secondo me è più accecato dall’odio e dalla vendetta piuttosto che da una sete di giustizia. Perché Trenitalia avrà sicuramente una compartecipazione di colpa, ma la responsabilità sta a chi non ha revisionato in maniera corretta il carro che ha dato il via alla strage.

Si chiede a gran voce che siano pagate le colpe dovute alla mancata prevenzione e all’assenza di elementari norme di sicurezza. Colpe dovute ad un sistema che mette la salute e la vita delle persone ben dopo le ragioni del profitto. Ed è vero, il dio denaro costringe a mettere da parte l’uomo e a sacrificarlo per una continua e massiccia produzione di soldi. La nostra rete ferroviaria, però, è sicura. Lo dimostra il fatto che nessun incidente ferroviario è stato imputabile ad errore di sistema, ma sempre per un errore umano. Sistemi di controllo avanzati (SSC sistema supporto condotta – SCMT sistema controllo marcia treno – ERTMS/ETCS European Rail Traffic Management System/European Train Control System) che in Italia coprono il 100% dei binari in mano a RFI Spa, vale a dire l’85%. Ci sono stati problemi ai treni per danni ai locomotori, danni alle carrozze, danni strutturali per eventi calamitosi. Ma in Italia i treni non deragliano come invece accade in Germania, Spagna o altri paesi europei. Perché l’Italia ha deciso di investire in sicurezza. Avremmo stazioni sporche, ma di contro abbiamo sicurezza (il casino in Puglia è dovuto a colpe del gestore locale, che non ha ammodernato la rete, perché non era sottoposto ai controlli dell’ANSF Agenzia Nazionale Sicurezza Ferroviaria bensì ad un ufficio a parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti).

Perciò, chiedere la testa di Moretti perché un suo treno ha causato una strage per colpa di un carro botte preso in affitto è come chiedere la testa di Gianni Agnelli se una Fiat Panda ha avuto lo scoppio di una gomma prodotta dalla Michelin e poi rattoppata alla meno peggio dalla società di noleggio che ci ha affittato l’auto. A me sembra un po’ eccessivo.

Ci sono colpe e negligenze, è vero. Anche a più livelli e negligenze. Probabilmente va rimesso mano anche a tutto il corpus di leggi in materia.

Ma farci prendere dalla vendetta più nera e spacciarla per voglia di giustizia mi pare ben poco di civile. Riflettiamo.

Si comincia il nuovo anno con educazione e rispetto

Fine 2016

Cari amici vicini e lontani, siamo giunti alla fine. Dell’anno? Non proprio.

Siamo arrivati alla fine di un anno di lavoro. Con oggi si chiude la mia esperienza in ANSF. Sono stati 13 mesi meravigliosi, fatti di sacrifici ma anche di tante tante gratificazioni. Soprattutto dal punto di vista umano!

Si parla sempre male della Pubblica Amministrazione, ci si riempie la bocca di parole denigratorie e si punta (facilmente) il dito contro questa entità. Ebbene, cari miei, vi posso dire con profonda onestà, che avete un preconcetto del tutto sbagliato. La PA è fatta innanzi tutto di persone, uguali a me e voi. Persone che ci mettono il cuore per portare avanti il proprio lavoro, che lo fanno con passione e con dedizione. Che si fanno in quattro per risolvere i propri problemi e quelli dei colleghi.

Certo, qualche pecora nera c’è, così come qualche ipocrita raccomandato che pensa di alzare la voce o zittire chi ha a fianco in virtù di amicizie o conoscenze in alto loco o santi in paradisi non fiscali. Pecorelle che poi finiscono anche a piangere e fare i capricci se qualcuno, in una semplice affermazione della realtà, fa notare che hanno preso una cantonata e le cose sono un po’ diverse.

Ma nel complesso, chi lavora per noi nella pubblica amministrazione sono persone, che devono fare i conti tutti i giorni con leggi scritte male e applicate pure peggio, con dirigenti e direttori che predicano bene e poi non si applicano. Dall’impiegato comunale fino al direttore di ministero, abbiamo a che fare con persone (sto generalizzando, eh, non mi riferisco a nessuno, non sia mai che venga frainteso).

E quelle che ho conosciuto in ANSF (per la cronaca, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) sono state meravigliose. Grazie a Valentina, a Luciano, a Paolo, a Claudio, a Fabiana, a Tommaso… insomma a tutti coloro che mi hanno sopportato e supportato in questi mesi, che mi hanno insegnato un universo per me totalmente sconosciuto (il mondo delle ferrovie) e che mi hanno aiutato a capire che in Italia, checché se ne dica, abbiamo la rete ferroviaria più sicura di tanti altri paesi UE.

Grazie. Di tutto.

Ci rivediamo nel 2017. Un abbraccio forte forte a tutti voi!

2001-09-11

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Si, io c’ero.

Stavo lavorando con il Soccorso Pubblico, ero a Pistoia a portare una signora a fare riabilitazione. E sua figlia, in cucina, urlò qualcosa, del tipo che un aereo si era schiantato su una delle Torri Gemelle a New York.

E poi in diretta, si vide il secondo aereo.

E poi il botto!

Non lo capimmo subito, ma da quel momento il mondo sarebbe cambiato. E niente e nessuno mi toglierà dalla testa che tutto fu organizzato per dare il via ad una guerra, perché c’era bisogno di vendere armi e di vendere false notizie a noi poveri mortali.

Mi tornano in mente le parole di un mio bieco compaesano, un certo Benito Mussolini. Chi, oggi, esalta questo piccolo e scaltro uomo, dovrebbe ricordarsi che, dopo essersi alleato con Hitler e aver introdotto le leggi razziali, ci ha trascinati nel secondo conflitto mondiale: “Mi servono poche migliaia di morti per poter sedere al tavolo dei vincitori”.

Ecco, qualcosa del genere deve essere successo negli USA. Servivano un po’ di morti e una messa in scena giusta per innescare una guerra che non portava a niente, ma che serviva da pretesto.

Le Torri Gemelle sono state fatte saltare in aria ed implodere, per dare il colpo magistrale sul palcoscenico del mondo. E ci sono riusciti.

Hanno vinto i signori delle armi, ha perso il popolo. Hanno vinto le bombe, hanno perso le vittime di quell’attentato.

Ha perso l’umanità. Ancora una volta.

Amen.

Stazzema 2016

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Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

50 città da visitare almeno una volta nella vita

Un bellissimo articolo, apparso sull’HuffingtonPost italiano qualche giorno fa… Ve lo ripropongo!

Nella lista infinita di cose da fare nella vita, è facile talvolta perdere di vista quelle essenziali. Perciò ci siamo rivolti alla comunità di viaggiatori di minube.it, con un obiettivo molto semplice: trovare le migliori destinazioni di viaggio al mondo. Dalle antiche capitali alle moderne città dell’Asia, nelle Americhe e oltre, ecco le 50 città da vedere almeno una volta nella vita.

1.) Venezia – Come avremmo potuto dimenticare Venezia? Dai suoi canali pittoreschi e le grandiosi basiliche alle case colorate e alle affollate enoteche, semplicemente è unica al mondo.

2.) Siviglia, Spagna – Siviglia è il gioiello della corona imperiale spagnola, e i visitatori possono godersi le sue strette stradine contornate di fiori d’arancio, castelli arabeggianti e le famosissime tapas spagnole.

3.) New York, USA – Si capisce perché New York sia spesso chiamata “Crocevia del mondo.” In nessun altro posto si può trovare un concentrato simile di arte, cultura, cucina e business.

4.) Lasa, Cina – Lasa è il centro spirituale del Buddismo Tibetano e le montagne aspre dell’Himalaya che circondano i suoi monasteri pieni di incenso e i suoi palazzi la rendono una delle viste più indimenticabili della Terra.

5.) Rio de Janeiro, Brasile – Il carnevale più famoso del mondo e una linea d’orizzonte inconfondibile, Rio è un’esperienza per tutti e 5 i sensi. Il fatto che ci si trovino due tra le spiagge più famose al mondo non è male, comunque!

6.) Londra, Inghilterra – Con i suoi prestigiosi musei, i mercatini di strada e il suo centro finanziario strepitoso, non c’è da meravigliarsi se Londra è una delle città più visitate del mondo. Che cosa aspettate? London’s calling!

7.) Marrakech, Marocco – Entrare nella medina di Marrakech è un’esperienza che non si dimentica: infinita, vicoli labirintici pieni di mercati all’aperto, architetture impressionanti e tajine a ogni angolo.

8.) Petra, Giordania – Tra tutte le antiche grandi città del mondo, Petra è una cosa a parte. Situata nel bel mezzo di un epico deserto spazzato dal vento, i monumentali edifici intagliati nella pietra di Petra devono essere visti per credere che sono veri.

9.)Roma – Camminare a Roma è come esplorare il museo all’aria aperta più grande del mondo. Semplicemente, nessuna città sulla Terra riesce a combinare arte, buona cucina, tonnellate di storia antica come la Città Eterna.

10.) Varanasi, India – Varanasi, una delle città sante indiane, è una vera esperienza per i sensi. Vedere il tramonto mentre sui gradini che scendono sul Gange si affollano pellegrini, santoni e locali, è una vista che non si dimentica.

11.) Firenze – Come casa del Rinascimento, Firenze vanta una delle collezioni d’arte più incredibili al mondo, per non parlare delle meravigliose cattedrali, del buonissimo cibo toscano e dell’architettura ricca ed incantevole.

12.) L’Avana, Cuba – Esplorare le strade della Vecchia Havana è come tornare indietro nel tempo in un mondo di edifici grandiosi pre-rivoluzionari, e l’odore di cibo fatto in casa si mescola con la brezza marina.

13.) Kyoto, Giappone – Kyoto è stata un tempo la Capitale giapponese, ed esplorare le sue eleganti case di the, i suoi giardini e i castelli, è il modo migliore di scoprire la vera essenza della tradizione giapponese.

14.) Gerusalemme, Israele – Gerusalemme è un vero crocevia di culture, cucine e credo religiosi. In nessun altro posto è altrettanto evidente che nelle strade della Città Vecchia, casa di alcuni dei più grandi personaggi ed eventi storici.

15.) Parigi, Francia – La Ville Lumière è il posto in cui immergersi tra musei mozzafiato, piazze incantate e migliaia di café. Non a caso è considerata la città più romantica al mondo!

16.) Pechino, Cina – Beijing è la capitale culturale e storica cinese e la casa di due tra i posti più ristoratori per l’anima al mondo: la monumentale Città Proibita e la Grande Muraglia cinese nelle montagne vicine.

17.) Lalibela, Etiopia – Lalibela è una delle grandi città sante etiopi ed è famosa nel mondo per la sua collezione di chiese monolitiche scolpite dentro la roccia, unica e sorprendente.

18.) Granada, Spagna – Dalle glorie della Alhambra alle strette stradine ciottolate del distretto di Albazyn, Granada una magia innegabile che raramente si trova, persino nelle grandi città d’Europa.

19.) Atene, Grecia – L’Acropoli è al primo punto di molte liste di cose da vedere, ma le strade assolate cittadine, le piazze contornate da fiori e gli incredibili musei fanno di Atene molto di più che un semplice luogo di antiche rovine.

20.) Bagan, Myanmar – Che il tramonto dell’antica città di Bagan sia il migliore del mondo? Molti direbbero di si. Immaginatelo: la foschia che evapora nella prima luce del giorno, rivelando una fila di antiche pagode quasi senza fine.

21.) Kathmandu, Nepal – Kathmandu rappresenta per molti la grandiosità dell’Himalaya. Con il suo insieme di sadhu, monaci vestiti color del zafferano e iconiche bandiere della preghiera, è anche una delle città più colorate al mondo.

22.) Città del Vaticano – La Città del Vaticano è una città nella città e la sede della Chiesa Romana Cattolica. Anche se sei solo un turista, le colonne e le cupola di Piazza San Pietro sono abbastanza da toglierti il respiro.

23.) Lisbona, Portogallo – Lisbona le ha veramente tutte: sole, mare, e un’atmosfera incantevole e decadente come quella che si trova tra le strade assolate e colorate dei quartieri del Chiado e di Alfama.

24.) Tokyo, Giappone – Tokyo sembra venire direttamente dal futuro. Se questa metropoli luminosa di 13 milioni di abitanti è una Mecca per lo shopping, il cibo da strada e le feste, è anche casa di alcuni giardini e templi veramente pacifici.

25.) Istanbul, Turchia – Si, Istanbul… la città in cui l’Est incontra l’Ovest. Dalle sue moschee monumentali ai suoi vivaci bazaar, Istanbul è la città che può vantare millenni di storia ed essere comunque più importante che mai.

26.) Hoi An, Vietnam – Hội An è un porto storico vietnamita la cui città antica, riconosciuta sito Unesco, è un mix unico di influenze giapponesi, vietnamite ed europee. Oh, e vi manca solo di provare il cibo…

27.) Amsterdam, Paesi Bassi – Amsterdam ha una delle qualità di vita più alte al mondo, un fatto che non si perde nonostante i milioni di turisti attirati dal suo famoso Quartiere a Luci Rosse e dal suo sbalorditivo museo di Van Gogh.

28.) Luxor, Egitto – Situato lungo la banchina del Nilo, Luxor è la più sbalorditiva delle antiche città egiziane. La sua prossimità con Karnak, Tebe, e la Valle dei Re la rende un must per gli amanti della storia in tutto il mondo.

29.) Berlino, Germania – Poche città hanno giocato un ruolo così centrale nella storia recente come Berlino, e la sua leggendaria vita notturna assieme alla vasta scelta di ristoranti la rende una delle città più movimentate e divertenti della moderna Europa.

30.) Jaipur, India – Jaipur, capitale del Rajasthan, è casa di alcuni tra i palazzi e i giardini più spettacolari dell’India. È anche parte del famoso “Triangolo Dorato” indiano, che include il Taj Mahal ad Agra e Nuova Delhi.

31.) Lione, Francia- Lione è un Patrimonio Mondiale dai tempi dei romani. Provate a visitarla durante la Fête des Lumières quando le cattedrali, i giardini e le strade sono illuminate da migliaia di luci.

32.) Oia, Grecia – Oia è la città più famosa della famosa isola greca di Santorini e la sua meravigliosa cascata di case bianco-azzurre che si tuffa nel mare è un’immagine da cartolina.

33.) Siem Reap, Cambogia – Mentre la maggior parte dei turisti va a visitare l’antica città di Angkor Wat, l’atmosfera bohémienne dei viaggiatori a Siem Reap e il cibo gustoso ne fanno di per sé una destinazione imperdibile.

34.) Vienna, Austria – Vienna è una maestosa città imperiale piena di bellissimi palazzi, giardini ben curati e café eleganti. Il fatto che sia continuamente votata come una delle città più vivibili al mondo è giusto la ciliegina sulla torta.

35.) Cusco, Peru – Al di là del fatto che è l’accesso principale per quelli che vogliono esplorare le Ande e Machu Picchu, la città di Cusco, Patrimonio Mondiale, è piena di templi storici, monasteri e meravigliose case coloniali.

36.) Cartagena, Colombia – La città coloniale di Cartagena sulla costa dei Caraibi colombiani ha una storia piena di esploratori, pirati e regnanti, e la sua città antica – patrimonio Unesco – è proprio incantevole come potreste immaginarvela.

37.) Zanzibar, Tanzania – L’antica città di Zanzibar è una delle principali destinazioni in Africa ed è famosa per le sue spiagge dalla sabbia bianca e per il suo mix di influenze africane, arabe e portoghesi nel quartiere storico della città.

38.) Città del Messico, Messico – Città del Messico è un piacevole caos di punti di vista, suoni e colori. Casa di più di 20 milioni di persone, la città offre delle bellissime architetture coloniali a fianco di rovine, e un’ottima cucina locale.

39.) Singapore – Che vi troviate in vacanza o solo in sosta, Singapore è un posto che va visitato. Esplorare la Piccola India è un must, ma ricordatevi di trovare il tempo per quello che probabilmnte è il migliore cibo di strada al mondo.

40.) Las Vegas, USA – Sin City è una delle favorite dei visitatori nazionali e internazionali, attirati dall’incomparabile offerta cittadina in fatto di hotel, ristoranti famosi e casino lussuosi. Viva Las Vegas!

41.) Samarcanda, Uzbekistan – Samarcanda è sull’antica Via della Seta e i mosaici della monumentale piazza Registan sono tra i più begli esempi al mondo di architettura islamica.

42.) Sidney, Australia – Dall’iconica Opera House alle famose spiagge, Sidney sa perfettamente come combinare spazi naturali e urbani e non lascia dubbi sul suo posto tra le più grandiose città al mondo.

43.) San Francisco, California – Non avrete pensato che ci saremmo dimenticati di San Francisco, vero? I suoi edifici storici, vicino ai parchi naturali, e la sua cucina locale molto acclamata, la rendono senza dubbio una star della West Coast americana.

44.) Mont Saint Michel, Francia – Come i quasi 3 milioni di visitatori annuali possono confermare, ci sono poche vedute altrettanto evocative o romantiche come il campanile dell’Abbazia di Mont Saint Michel che si innalza sulla tranquilla costa della Normandia.

45.) Dubrovnik, Croazia – La città di Dubrovnik, circondata da mura, è il gioiello dell’Adriatico e la sua Città Vecchia (Patrimonio Unesco) è una delle aree più pittoresche in tutta Europa. Per non parlare delle spiagge!

46.) Bangkok, Thailandia – Dai tranquilli templi ai mercati esotici e agli affollati nightclub, Bangkok ha qualcosa da offrire a ciascuno. È diventato così popolare, infatti, da battere Londra come città più visitata nel 2013!

47.) Buenos Aires, Argentina – Buenos Aires è spesso chiamata “la Parigi sudamericana”. Dalle ampie strade del centro alle casette colorate e ai club di tango di Barrio La Boca, Buenos Aires è un posto da assaporare.

48.) Antigua Guatemala, Guatemala – C’è solo una parola per descrivere Antigua Guatemala: magica. I turisti possono esplorare le rovine di chiese coloniali e monasteri e tuffarsi dentro un café bohémien, tutto sotto lo sguardo di tre vulcani in vista che dominano l’orizzonte.

49.) Praga, Repubblica Ceca – Una mistura di storia, meravigliose architetture e cucina abbondante hanno reso Praga una delle città più visitate al mondo e un must per i viaggiatori alla ricerca dell’anima dell’Europa centrale.

50.) Budapest, Ungheria – Gli innumerevoli imperi che hanno dominato Budapest nei secoli hanno lasciato tracce nella città, spesso considerata la più bella d’Europa. Aggiungetevi una vita notturna movimentata e un sacco di fonti termali, ed ecco la ricetta per un viaggio di beatitudine.