Epistola a Tiberio

“Chi ha voluto la morte di Gesù di Nazareth? Pilato, Procuratore della Giudea? Il Sinedrio, insieme alla folla dei Giudei? Oppure, Giuda Iscariota, l’uomo che lo ha materialmente tradito?” Troverete questo, in ultima pagina di copertina, in una breve sinossi del libro.

Marco Calpurnio Pisone, legato imperiale, deve recarsi in Palestina perché l’eco di questo Nazareno è arrivato fino all’imperatore Tiberio. Ed è proprio l’imperatore che incarica Pisone di fare luce, di svolgere un’indagine seria e scrupolosa su cosa sia successo.

E Pisone svolge un’inchiesta. Metodica, scrupolosa, a volte rischiosa, fino ad arrivare ad una verità così sconvolgente e allo stesso tempo così impossibile.

Renato Miradoli riesce a cogliere la curiosità del lettore, senza troppe divagazioni, anzi con un crescendo di colpi di scena e instillando una sopraffina curiosità che vi terrà incollati al libro, bramosi di arrivare alla fine.

Non solo: lo stile linguistico usato da Miradoli ci fa catapultare nel I secolo d.C., come se stessimo leggendo ciò che Pisone ha scritto da poco.

Assolutamente da leggere!!

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