Richiesta alle Istituzioni

Lo Stato chiede di aumentare l’età delle pensioni perché in EUROPA tutti lo fanno.

NOI CHIEDIAMO IN CAMBIO:

  • – di arrestare tutti i politici corrotti , di allontanare dai pubblici uffici tutti quelli condannati in via definitiva perché in EUROPA tutti lo fanno, o si dimettono da soli per evitare imbarazzanti figure;
  • di dimezzare il numero di parlamentari perche’ in EUROPA nessun paese ha cosi’ tanti politici;
  • di diminuire in modo drastico gli stipendi e i privilegi a parlamentari e senatori, perché in EUROPA nessuno guadagna come loro;
  • di poter esercitare il “mestiere” di politico al massimo per 2 legislature come in EUROPA tutti fanno;
  • di mettere un tetto massimo all’importo delle pensioni erogate dallo Stato (anche retroattive), max. 5.000, 00 Euro al mese di chiunque, politici e non, poiche’ in EUROPA nessuno percepisce 15/20 oppure 37.000,00 Euro al mese di pensione come avviene in ITALIA;
  • di far pagare i medicinali visite specialistiche e cure mediche ai familiari dei politici poiche’ in EUROPA nessun familiare dei politici ne usufruisce come avviene invece in ITALIA dove con la scusa dell’immagine vengono addirittura messi a carico dello Stato anche gli interventi di chirurgia estetica, cure balneotermali ed elioterapioche dei familiari dei nostri politici;

CARI MINISTRI, non ci paragonate alla GERMANIA dove non si pagano le autostrade, i libri di testo per le scuole sono a carico dello Stato sino al 18° anno d’eta’, il 90 % degli asili e nido sono aziendali e gratuiti e non ti chiedono 400/450 euro come gli asili statali italiani!!

IN FRANCIA le donne possono evitare di andare a lavorare part time per racimolare qualche soldo indispensabile in famiglia e percepiscono dallo Stato un assegno di 500,00 euro al mese come casalinghe piu’ altri bonus in base al numero di figli.

IN FRANCIA non pagano le accise sui carburanti delle campagne di Napoleone, noi le paghiamo ancora per la guerra d’Abissinia!!

NOI CHIEDIAMO A VOI POLITICI che la smettiate di offendere la nostra intelligenza, il popolo italiano chiude 1 occhio, a volte 2, un orecchio e pure l’altro ma la corda che state tirando da troppo tempo si sta spezzando.

Chi semina vento, raccoglie …..tempesta !!!

SE APPROVI, PUBBLICA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO E CHIEDI AD ALTRI DI FARLO!!!!!

Viva Bollani

In queste settimane ho avuto modo di apprezzare una bellissima trasmissione di intrattenimento musicale, “Sostiene Bollani”, in onda su Rai Tre intorno le 23:30. Come sempre, la cultura è relegata alla tarda notte… mah…

Comunque, è un brillante programmino, incentrato su Bollani al pianoforte e la terza Guzzanti alla conduzione/spalla. Un duo davvero ben riuscito, che si sostiene a vicenda e che riesce a fare divulgazione senza mai appesantire. Con inserti di vera e buona musica. Non se ne abbiano a male coloro che amano il metal, il rock o simili… d’altra parte, i gusti son gusti e non si discutono…

Davvero complimenti, Bollani è un ottimo musicista, prossimamente nella mia discografia!

E voi?

Niente spumante, grazie

Io non festeggio. Non c’è niente da festeggiare. Si chiude un’era, quella imperniata sul ruolo politico e privato di Silvio Berlusconi, ma questo non giustifica nessuna festa. Gli italiani lo hanno votato, lo hanno voluto nel 1994, nel 2001, nel 2008. Hanno scelto liberamente di designare questo signore come capo del Governo e quindi come capo del sistema amministrativo della nostra Repubblica. Esattamente come hanno designato Prodi nel 1996 e nel 2006.

Non nascondo che ho avuto dei moti di gioia quando è stato ferito (cavalletto nel 2004 e miniatura del Duomo di Milano nel 2009), ma a mente fredda mi rendo conto che è stato un errore, se non altro perché il tuo avversario politico è una persona come te e come tale, deve essere rispettata sempre, anche se ha idee e valori nettamente e profondamente diversi dai tuoi.

In secondo luogo, personalmente non voglio festeggiare le dimissioni di questo governo, perché ritengo che il momento sia molto più serio. L’Italia è a un passo dal fallimento, per colpa di un “laissez-faire” liberista che non condivido, strozzata da un’economia ferma, stagnante, chiusa da poteri e soggetti che non vogliono cambiare e perdere prerogative e privilegi. Vogliamo la botte piena e la moglie ubriaca, vogliamo che i conti siano in regola ma non vogliamo sacrifici. Ma è anche vero che in questi anni, di governi di centro-destra e centro-sinistra, poco si è fatto per la nostra economia. Io non sono un economista, ho studiato qualcosa ai tempi di ragioneria, perciò posso solo dare la mia personale visione. Siamo diventati sempre più poveri, almeno noi della maggioranza del popolo, mentre alcuni si sono arricchiti sempre più… pochi… un contrasto, una forbice demografica che progressivamente si è fatta sempre più ampia. Da una parte il grosso della popolazione che si vede ridurre il reddito per effetto delle maggiori spese dovute ai tagli agli enti locali, dall’altra una piccola parte di italiani che invece non risente di questi tagli ma che anzi, per uno strano gioco, vede aumentare il proprio reddito.

E questo, caro presidente Berlusconi, è per effetto delle sue scelte economiche. Lei ha visto aumentare il suo patrimonio personale fino a 7,8 miliardi, io invece mi trovo ancora senza lavoro, a vivere insieme alla mia famiglia, in una casa vecchia e con tanti problemi di ristrutturazione che non ci possiamo permettere, e viviamo tutti con la pensione di mamma, perché quel poco che viene fuori come guadagno dall’azienda agricola di famiglia è reinvestito per l’acquisto di trattore & attrezzature.

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Lo Stato

Ho sempre percepito lo Stato come una sorta di Grande Fratello: ci controlla, ci cura, ci protegge, ci manda a scuola, ci dà un sostegno economico nei momenti di difficoltà, ci punisce se sbagliamo…

Questo, fino a che qualcosa è cambiato. Il meccanismo si è rotto e questo mio ipotetico ideale è fallito. O meglio, crescendo e iniziando a capire come funzionano le cose, lo Stato ha cominciato a diventare una sorta di vampiro. E’ ingiusto, è inefficace, è inefficente, crea disequilibri, o peggio ancora li aumenta!

Eppure, in quella meraviglia di Carta Fondamentale che è la nostra Costituzione repubblicana, ci sono scritti dei principi che dovrebbero essere ampiamente garantiti e tutelati… E invece… non è così!

Art. 1: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Se fosse vero, diciamo che ci dovrebbe essere molta meno disoccupazione rispetto a quella reale, ma soprattutto il popolo dovrebbe essere veramente sovrano, ossia investito di un potere molto più forte di quanto non sia adesso (il Parlamento e molte regioni hanno attuato una legge elettorale con liste chiuse, ossia con i nomi decisi in sede di segreteria e senza possibilità di preferenza elettorale).

Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Purtroppo non è così: in molte parti della Repubblica essere di colore è ancora forma di razzismo, così come per i gay/lesbiche/transex, per gli stranieri in generale, per chi non è cattolico, per chi è di sinistra/centro/destra, per chi è in condizioni disagiate o per chi è estremamente ricco/povero. E le forze di governo, poco fanno per risolvere SERIAMENTE questi problemi!
Art. 7: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.” Direi che questo è stato un errore: in primis, perché questo articolo cozza contro il 4), dove si esprime l’uguaglianza di tutte le confessioni religiose di fronte alla legge. Ma soprattutto, questo articolo apporta una supremazia incredibile a una religiose che a parole sparge amore universale, ma che nei fatti poi aizza popoli e uomini, inneggiandosi a unica depositaria dell’unica verità universale. Peccato di superbia?
Art. 8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.” Perché allora molte confessioni religiose non sono state ammesse a godere di quel diabolico marchingegno dell’8×1000? Inventato dal sig. Tremonti quando era consigliere del ministero del Tesoro negli anni 80…
Art. 9: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.” Andatelo a dire agli insegnanti, ai genitori, agli alunni che sono stati falcidiati dalle pseudo riforme scolastiche. E a tutti quei cittadini che, in buona fede, hanno costruito in luoghi non idonei perché suggeriti da amministratori bramosi di lucrare sulla pelle della gente. E poi ci si scopre pieni di buchi e col dissesto idrogeologico…
Art. 35: “La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro. Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.” Falso! Chi è un lavoratore atipico ha poche o zero tutele! Uno sputo di contributi pensionistici, ma per il resto, si deve attaccare al tram! Se è vero che bisogna abituarsi ai licenziamenti facili, perché non ci sono tutele nei momenti in cui un/a lavoratore/trice è senza lavoro? Non ci sono soldi, mi si risponderà… Si si, e le mucche volano!
Art. 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” E ditemi, se tutti sono tenuti a pagare le tasse e le imposte in ragione della propria capacità contributiva, fate in modo che TUTTI paghino. Io chiedo la fattura, la ricevuta, lo scontrino, SEMPRE! L’IVA si paga, le tasse si pagano… sono troppe? E’ vero, ma iniziamo a pagarle tutti, e non sempre i soliti limoni, spremuti e rispremuti anno dopo anno.
Art. 54: “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.” Proprio come hanno sempre fatto tutti i ladri, tangentisti e corruttori che hanno avvelenato lo Stato!

Ecco… direi che messo così, lo Stato è davvero diventato un vampiro… o no??

Ingrassato per gioco

Sulla falsariga di un noto film americano, un personal trainer Usa tenterà di ingrassare di 36 kg in 6 mesi e poi perderli in altrettanto tempo. Questo è l’articolo del Corriere.it (Simona Marchetti, 20 ottobre 2011)

Il 7 maggio scorso Drew Manning era un personal trainer qualificato di 87,5 chilogrammi di muscoli per 1,87 metri di altezza, con un girovita di 87 centimetri e addominali «da paura». Ma dopo 23 settimane a base di hamburger, pancakes e corndogs (i classici spiedini di wurstel americani), il 30enne di Eagle Mountain, nello Utah, è lievitato a quasi 120 chilogrammi e il suo girovita si è adeguato, raggiungendo il metro e venti di circonferenza. E non è ancora finita, perché l’intenzione di Manning è quella di continuare a mangiare senza freni fino al 5 novembre prossimo: solo dopo quella data, infatti, potrà finalmente dare inizio al piano B, ovvero smaltire nei successivi sei mesi il peso volontariamente accumulato nei primi sei.

Già, perché quello del personal trainer momentaneamente obeso è solo un esperimento, fatto apposta per dimostrare al mondo come si può dimagrire e rimettersi in forma anche quando la bilancia riporta un numero che fa impressione. E per meglio rendere l’idea, Manning ha deciso di sperimentare il tutto sul proprio fisico, prima ingrassando a dismisura (l’idea è di accumulare 36 chili e di sfiorare i 125 totali) e poi monitorando passo dopo passo sul blog del suo sito fit2fat2fit.com come rientrare nel peso forma e restarci per sempre grazie ad una serie di «meal plans» ed esercizi mirati che tutti possono seguire. «Chi è in sovrappeso e vuole dimagrire deve superare una serie di barriere fisiche ed emotive – spiegava il personal trainer sulla home del suo sito all’inizio dell’esperimento – e spero perciò che la mia esperienza mi aiuti a comprendere meglio questa situazione e a capire quanto difficile sia essere obesi, sebbene nel mio caso sia solo per sei mesi». In realtà, l’esperienza si sta rivelando un tantino più complicata del previsto, perché per sua stessa ammissione, Manning si sta trasformando in un uomo triste, senza fiducia in se stesso e pure un filino depresso, al punto da mettersi quasi a piangere per un nonnulla. Non solo. L’eccessivo aumento di peso sta avendo ripercussioni negative non solo sul suo portafoglio (si è dovuto rifare il guardaroba nuovo, adatto alla sua taglia XXXL) ma anche sul suo essere padre (ha due figlie piccole e non riesce più a star loro dietro) e marito (i livelli di testosterone sono ormai ai minimi storici).

E proprio la paziente signora Lynn è quella che sta soffrendo più di tutti la trasformazione del marito, che da amante della vita all’aria aperta e dei cibi sani si è trasformato in un ammasso di grasso, emotivamente instabile e perennemente arrabbiato con il mondo. Insomma, una lagna. «Siamo tutti davvero sorpresi dei cambiamenti fisici e psicologici che ci sono stati – ha raccontato la donna al “Daily Mail” – ed è davvero difficile, perché prima Drew mi aiutava a lavare i piatti e a pulire casa, ma ora non ha l’energia per fare nulla e gli dico sempre che si è trasformato nel pigro marito medio americano. E poi è sempre scontroso e triste, si lamenta in continuazione ed è diventato geloso, perché lavoro fuori casa. E anche i medici che lo tengono costantemente sotto controllo cominciano ad essere preoccupati per le sue condizioni di salute, soprattutto per la pressione del sangue che è salita alle stelle». Ma la «lievitazione volontaria» non sta facendo bene nemmeno a Manning, come ha confidato lui stesso nel suo blog, rivelando di tenere che non riuscirà a vincere alcune delle sue dipendenze (dorme con una bottiglia di Mountain Dew e un sacchetto di Captain Crunch sotto al cuscino) una volta iniziata la fase di dimagrimento e ammettendo che sta contando i giorni che ancora mancano al 5 novembre «per poter così finalmente riavere il vecchio Drew».

Il sito è http://www.fit2fat2fit.com/

Inizio

Settimana 24

No… dico… qui siamo alla pazzia!!

Ubuntu vs Ubuntu

Ossia la versione 10.04 contro la nuovissima 11.11. Due concetti di grafica e di usabilità nettamente diversi. Ho avuto modo di iniziare a utilizzare questa distribuzione di GNU/Linux nel 2007, con la prima versione 7.04, installandola su un mio vecchio pc. Non vi nascondo una certa emozione, per me, a quel tempo, poter lavorare su un sistema operativo che non fosse Microsoft Windows. C’era l’emozione e la curiosità di qualcosa di nettamente nuovo, diverso, interessante, intrigante, affascinante!

Da quel lontano 2007 ne è passata di acqua sotto i ponti! 8.04, 8.10, 9.04, 9.10, 10.04, 10.10, 11.04 e infine la 11.10. Cosa sono? Sono le uscite programmate del sistema operativo, una cadenza semestrale voluta dal padre di Ubuntu, Mark Shuttleworth, un imprenditore sudafricano che ha sponsorizzato fin dall’inizio la diffusione di Software Libero.

Fino alla versione 10.10, l’ambiente grafico era piuttosto orientato su un aspetto simil-Windows, anche per cercare di ottenere una maggior diffusione verso il pubblico. Con la 11.04, gli sviluppatori hanno fatto un deciso passo avanti, adottando un ambiente grafico, a mio avviso, più simil-Mac… Compare una barra di applicazioni (che gli utenti Apple già conoscono, la dock) sulla sinistra, il menù è stato rivisto e semplificato, si è cercato di rendere più agevole l’uso di un sistema operativo ritenuto ancora ostico e difficile da usare.

Certo, se compri un qualsiasi computer e ti danno un sistema operativo Windows a corredo, è facile poi penetrare il mercato consumer, dove l’azienda americana ha di fatto un quasi monopolio, con oltre 3/4 dei pc che usano questo OS. Linux, invece, è nettamente predomimante nel settore server, ossia gira sui super computer che sono all’interno dei grandi centri di calcolo. Per capirsi, i server che gestiscono il traffico dati di internet hanno Linux come sistema operativo… non certo Windows!!

Comunque, tornando a noi, devo dire che per il momento la nuova versione desktop di Ubuntu mi è apparsa interessante… Certo, qui sul portatile rimarrò ancora fedele alla 10.04, ma sul fisso mi divertirò di più a sfruttare queste innovazioni.

Provate anche voi questo sistema… secondo me, con i giusti programmi, scoprirete che non è così impossibile cambiare…

Linux Day Pistoia 2011

Finalmente, dopo diversi anni di tentativi, stavolta sono riuscito a partecipare al Linux Day! La giornata, nata nel 2001 per “…promuovere il sistema operativo GNU/Linux e il software libero, e consiste in un insieme di eventi contemporanei organizzati in diverse città italiane.

Il Linux Day è promosso e organizzato dai LUG italiani. La Italian Linux Society (ILS) ne stabilisce la data e, a volte, fornisce vario materiale informativo. La responsabilità dei singoli eventi locali è lasciata ai rispettivi gruppi organizzatori, che hanno libertà di scelta per quanto riguarda i dettagli delle iniziative locali, nel rispetto delle linee guida generali definite da ILS. La manifestazione è nata nel 2001 per iniziativa di Davide Cerri e Antonio Gallo di ILS, con lo scopo di valorizzare la rete dei LUG italiani organizzando una manifestazione di portata nazionale ma allo stesso tempo delocalizzata sul territorio. Il ruolo di ILS, è limitato alla promozione ed è secondario rispetto allo sforzo profuso dai LUG e dai molti gruppi spontanei che aderiscono, veri artefici della manifestazione. La prima edizione del Linux Day si è tenuta il 1º dicembre 2001 in circa quaranta città sparse su tutto il territorio nazionale.” Così recita la pagina di Wikipedia.

In particolare, a Pistoia l’evento è organizzato e seguito dal PtLUG, il Pistoia Linux User Group.

E’ stato un vero piacere partecipare a questa giornata: ho imparato un bel po’ di cose su Linux, su Ubuntu (che è una delle 400 distribuzioni del sistema operativo GNU/Linux), su Android etc.

 Nei prossimi giorni metterò a frutto queste preziose informazioni. Grazie PtLUG!!!

Roma caput… stop!

Inevitabilmente il pensiero e il riferimento è a quanto accaduto a Roma, nello scorso fine settimana. Una manifestazione PACIFICA è stata totalmente deviata e traviata dal solito branco di idioti.

Un evento annunciato da tempo… un percorso comunicato… perché non è stato messo in campo quando dovuto?

Ma soprattutto, perché è stato permesso che questi personaggi si infiltrassero tra i manifestanti, senza una preventiva reazione, ma soprattutto permettendo di mettere un pezzo della Capitale a ferro e fuoco? Un clone di “Genova 2001″…

Piena solidarietà ai manifestanti, pacifici e rispettosi… e alle centinaia di poliziotti, carabinieri e chi altro, tra le forze dell’ordine, era lì a “difesa”.

Ma uno Stato, a prescindere dal colore politico che in quel momento governa, deve garantire che, durante una manifestazione, ci sia il rispetto delle regole, da tutte le parti.

E invece, ecco di nuovo un assalto, una guerriglia urbana… ma perché? Mi domando, da semplice italiano: perché?

C’è qualcuno che può rispondere?