Ognissanti/Samhain

SamhainE siamo giunti infine alla conclusione del mese di Ottobre. E come vuole il calendario, si avvicina Ognissanti, o Halloween, o meglio Samhain. Nonostante diverse persone cattoliche, ignoranti e alquanto estremite, la disegnino come una festa “satanica”, in realtà la festa è venuta ben prima che la Chiesa Cattolica vi sovrapponesse e sostituisse la “sua” Ognissanti.

Nei giorni tra la fine di Ottobre e gli inizi di Novembre si celebra un antico rituale precristiano, ossia la festa celtica di Samhain.

In rete si trovano molte descrizioni, da Wikipedia in giù, che descrivono tutte più o meno bene cos’è la festa, le origini e i rituali.

Mi limiterò, perciò, solamente a dire che i cattolici ultraconservatori farebbero bene a darsi una calmata, considerando che non è Halloween ad aver scalsato la festa di Ognissanti, ma la Chiesa Cattolica a voler mettere una “sua” festività laddove vi era il culto precristiano.

Che, in ogni caso, onora i defunti e gli spiriti buoni. Quindi, la preghiera sarà sempre ben accetta, anche dai bigotti che si ostinano a non vedere al di là del proprio naso!

Proposta di legge per i parlamentari

parlamento_italianoOggi mi sono svegliato bene. Ho scritto due righe, tanto per non sapere che fare mentre cerco di trovare un lavoro… E mi sono venute in mente alcune idee in merito a ciò che ogni parlamentare italiano percepisce ogni mese.

E vediamo se il Presidente del Consiglio Matteo Renzi prende spunto da questa mia proposta… Gli italiani fanno tanti sacrifici per la crisi, fàcciano qualcosa di concreto anche gli onorevoli che siedono in Parlamento.

So ben certo che quanto ho scritto non sarà che un mucchio di parole al vento… Ma se i parlamentari del Movimenti5Stelle, che più di tutti mi sembrano battersi su questo argomento, volessero leggere il mio post e magari prendere spunto, ne sarei ben lieto.

Art. 1 – La presente legge disciplina gli emolumenti versati ai parlamentari di Camera e Senato durante il periodo di permanenza al Parlamento. E’ abolita la legge n. 1261 del 31 Ottobre 1965.

Art. 2 – L’indennità è costituita da quote mensili pari a euro 1.000,00 (euro mille/00). Dette quote non sono soggette a rivalutazione ISTAT e concorrono a formare il reddito lordo di ogni parlamentare e perciò assoggettate alla tassazione sul reddito sulle persone fisiche. Gli Uffici di Presidenza, qualora risultasse un’assenza certificata per oltre la metà delle assenza dalle sedute dell’Assemblea e delle Commissioni, avranno facoltà di decurtare la suddetta quota fino al 50% (cinquantapercento) del suo ammontare.

Art. 3 – Ai membri del Parlamento è corrisposta inoltre una diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma, nella misura complessiva di euro 1.500,00 (millecinquecento/00), senza che vi sia rivalutazione ISTAT ed erogata unicamente previa consegna agli Uffici di Presidenza della documentazione cartacea comprovante il soggiorno e le spese ad esso relative.

Art. 4 – Le spese di segreteria e di rappresentanza sono stimate in un tetto massimo mensile di euro 500,00 (euro cinquecento/00), da rimborsarsi unicamente previa presentazione della documentazione cartacea comprovante le spese stesse. Gli Uffici di Presidenza di ogni camera provvederanno a fornire ad ogni parlamentare n. 2 dipendenti e un locale ad uso ufficio. Lo stipendio del personale sarà a carico della camera di appartenenza, e comunque non superiore all’indennità stabilita all’art. 2 della presente legge. I dipendenti saranno assunti previo concorso nazionale. La scorta spetterà solo ai presidenti di Camera e Senato.

Art. 5 – Per tutta la durata del mandato parlamentare, ogni deputato e senatore è collocato d’ufficio in aspettativa, sia che essa risulti da lavoro autonomo che da lavoro dipendente. Con l’indennità parlamentare non possono cumularsi assegni o indennità medaglie o gettoni di presenza comunque derivanti da incarichi di carattere amministrativo, conferiti dallo Stato, da Enti pubblici, da banche di diritto pubblico, da enti privati concessionari di pubblici servizi, da enti privati con azionariato statale e da enti privati aventi rapporti di affari con lo Stato, le Regioni, le Province ed i Comuni. L’indennità di cui all’art. 1 non è altresì cumulabile con stipendi, assegni o indennità derivanti da rapporti di pubblico impiego. Le disposizioni di cui al comma precedente si applicano anche alle indennità e agli assegni derivanti da incarichi accademici, quando i rispettivi titolari siano stati posti in aspettativa. Sono incluse dal divieto di cumulo le indennità per partecipazione a Commissioni giudicatrici di concorso, a missioni a Commissioni di studio e a Commissioni d’inchiesta.

Art. 6 – Il dipendente collocato in aspettativa per mandato parlamentare non può, per tutta la durata del mandato stesso, conseguire promozioni né avere attribuiti aumenti periodici di stipendio. Il periodo trascorso in aspettativa per mandato parlamentare non è considerato a tutti gli effetti periodo di attività di servizio e pertanto non è computato ai fini della progressione in carriera, dell’attribuzione degli aumenti periodici di stipendio e del trattamento di quiescenza e di previdenza. Tuttavia, durante tale periodo il dipendente conserva inoltre, per sé e per i propri familiari a carico, il diritto all’assistenza sanitaria e alle altre forme di assicurazione previdenziale di cui avrebbe fruito se avesse effettivamente prestato servizio. L’indennità mensile e la diaria possono essere sequestrate o pignorate, se non per giusta causa e per motivazioni formulate dall’Autorità Giudiziaria.

Art. 7 – Le somme necessarie all’esecuzione della presente legge a decorrere dal 01 Gennaio 2015 sono iscritte nei capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero dell’Economia e Tesoro relativi alla dotazione dei due rami del Parlamento per l’anno 2015.

Art. 8 – La presente legge entra in vigore a partire dal giorno 01 Gennaio 2015. A partire dall’entrata in vigore della presente legge, tutte le indennità e gli emolumenti saranno automaticamente riadattati a quanto disposto agli artt. 2, 3 e 4, a valersi per ogni parlamentare validamente eletto.

Art. 9 – Esaurita la durata del mandato elettorale, si considerano estinti tutti i benefici concessi ai Presidenti di Camera e Senato, ivi compresi eventuali indennità aggiuntive disposte durante l’esercizio dell’attività parlamentare. La scorta armata può essere disposta nel caso l’Autorità Giudiziaria ravvisi elementi di comprovato rischio di incolumità del parlamentare stesso.

Art. 10 – A partire dall’entrata in vigore della presente legge sono dichiarati decaduti tutti i benefici concessi agli ex parlamentari, pertanto verranno interrotte le erogazioni di emolumenti e indennità.

Art. 11 – Stante la crisi e i sacrifici richiesti a tutti i cittadini italiani, i trattamenti pensionistici relativi agli ex parlamentari ancora in essere all’entrata in vigore della presente legge saranno ridotti entro 12 mesi fino all’importo massimo stabilito all’art. 1 della presente legge e assoggettati alla tassazione sul reddito delle persone fisiche.

La sagra delle code di paglia

1onion_00001Capita nella vita di dover confrontarsi.

Capita anche di farlo con toni accesi e urlando un po’.

Capita anche che tu debba confrontarsi e discutere con più di una persona.

Capita anche che ci si debba affrontare ed essere al centro di un gruppo di persone.

E può succedere in Italia, soprattutto, di essere circondati da tante code di paglia che, fuori dall’agorà, ti diranno che hai ragione, ma nel tumulto della discussione si guarderanno bene da aprire anche solo la bocca per respirare.

Grazie, vi ringrazio, perché così è ben chiaro il mondo intorno a me.

Porcellicum

220px-Reggio_calabria_monumento_all'italia«Quindi, quando vi ho detto che questa è una carta morta, no, non è una carta morta, questo è un testamento, un testamento di centomila morti. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione» (Piero Calamandrei, 26 gennaio 1955)

La nostra Carta Costituzionale è frutto di quasi due anni di un lungo e intenso lavoro di mediazione. Nell’Assemblea Costituente, votata con il suffragio universale nel 1946 in concomitanza con la scelta tra Repubblica e Monarchia, vi erano 556 costituenti, che per tutta la durata del loro mandato si confrontarono su tutti i temi che sarebbero poi stati inseriti nella Carta.

Come si sa, la Costituzione è composta da 139 articoli e relativi commi (5 articoli sono stati abrogati: 115; 124; 128; 129; 130), suddivisi in quattro sezioni:

  • Principi fondamentali (articoli 1-12);
  • Parte prima: “Diritti e Doveri dei cittadini” (articoli 13-54);
  • Parte seconda: “Ordinamento della Repubblica” (articoli 55-139);
  • Disposizioni transitorie e finali (disposizioni I-XVIII).

Nel corso degli anni, la Carta è stata emendata da diverse leggi costituzionali, che hanno cancellato alcuni articoli o li hanno rimodulati, in base anche alle nuove realtà che il nostro Paese stava affrontando.

In questi mesi si parla di una nuova proposta di modifica costituzionale, quasi una seconda vita per la Carta, con rimodulazione di svariati articoli.

A mio avviso, però, andare a toccare la Carta Costituzionale è pericoloso e in molti casi inutile, perché più che emendare c’è da applicare e porre in atto ciò che è stato disposto dai padri costituenti e che è in larga parte disatteso.

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Riflessioni di metà estate

2014-08-07 Estate

2014-08-07 Estate

Ormai siamo a metà estate, il 15 Agosto ce lo siamo lasciati alle spalle, comincia il lento declino verso la fine della bella stagione. Devo dire, però, che questa sarà un’estate da ricordare, se non altro perché estremamente umida ed estremamente anomala.

Da Giugno ad oggi è piovuta una quantità d’acqua, mediamente, superiore del 300% alla media stagionale!!

Eppure io mi ricordo, da piccolo, che l’estate era la stagione del sole, di qualche raro temporale ma per lo più di tanto caldo e tanto tanto tanto sole… Dov’è finito tutto questo??

Sarà che, forse forse, gli allarmisti del clima avevano ragione? Noi, l’uomo, semplicemente ha innescato un processo di cambiamenti climatici. Noi, l’uomo, siamo i più diretti responsabili di avvelenamento di questo unico pianeta. Questo abbiamo, questa è la nostra casa, e noi la stiamo distruggendo pezzo pezzo, giorno dopo giorno. Continue reading

Domande da europeista

europaSono europeista. Sono convinto che il futuro del nostro continente sia verso l’unificazione politica di tutti i paesi europei, o almeno di chi ne voglia far parte. Sono convinto che un gruppo dirigente europeo possa essere e possa dare una svolta alla nostra società. Soprattutto a noi italiani.

Ma l’unificazione europea non è solo quella economica o finanziaria, ma è soprattutto politico-culturale. Non basta un parlamento, uno pseudo governo (diviso tra consiglio e commissione) e una specie di giustizia, occorre una carta costituzionale, che sia la sommatoria di tutte le costituzioni dei paesi aderenti e che ne amplii gli aspetti e le caratteristiche.

E soprattutto, la futura Unione Europea deve smetterla di essere la schiava del mercato finanziario e delle dittature bancarie, che non portano nessun beneficio reale ai cittadini europei, ma solo ad una minima parte, a cui ulteriori soldi sono come pioggia nel mare: un inutile spreco.

Il sito internet OpenPolis, qualche mese fa, in occasione della campagna elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, ha creato un sito, strutturato in domande e risposte mirate, per capire la propria collocazione politica e, sfruttando queste domande, vorrei dare il mio personale punto di vista…

Sono in totale 25 domande, eccole: Continue reading

Elezioni 2014

parlamento_italianoE anche quest’anno siamo ad una nuova tornata elettorale. In tv e sui giornali e sui social, quasi tutti i partiti sparano promesse, ingiurie agli avversari, volano parole pesanti, offese personali e quanto di più passi in quel momento nella mente.

Eppure, un Enrico Berlinguer o un Aldo Moro non avrebbero MAI pensato di essere così poco galantuomini!

E non solo per le votazioni europee, ma anche (e soprattutto) per quelle amministrative. Ho strabuzzato gli occhi quando, in occasione di un incontro con una lista comunale, più di un candidato consigliere ha sminuto, disprezzato e dispregiato il candidato della lista opposta. Non mi sembra proprio il modo civile di porsi alla guida di un ente pubblico, il rispetto per l’avversario ci deve essere sempre!

Dall’etica all’insulto

parlamento_italianoIn questi giorni assistiamo, qui nella povera e derelitta Italia, attanagliata da una crisi senza precedenti, ad una serie di deprecabili eventi che hanno come agorà il Parlamento Italiano. Da una parte, il Movimento 5 Stelle, una forza politica che nasce dal basso, dalla voglia dei cittadini di riprendersi il “potere”, di poter essere di nuovo popolo che sceglie e non più che subisce; dall’altra, il resto delle forze presenti, dal Partito Democratico (con alla guida Matteo Renzi), il vecchio PDL scisso tra Forza Italia e Nuovo CentroDestra, nonché Sinistra-Ecologia-Libertà e vari altri ancora.

Fermo restando che  io non ho più tessere di partito e che, personalmente, non intendo prenderle per i prossimi mesi-anni, mi soffermo un attimo sulle formazioni politiche che sono la risultante delle ultime elezioni politiche.

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Ancora Poste Italiane

Finanziamento_poste_italianeLeggo con sdegno un articolo su Il Fatto Quotidiano: “Poste italiane, il viceministro Catricalà: Privatizzazione conclusa tra 5-6 mesi.”

Privatizzare l’azienda mi sta bene, a patto che sia rivisto il contratto di servizio universale che Poste Italiane SpA ha firmato e che, mi pare, non svolge per niente egregiamente!

L’azienda ha dovuto fare tagli drastici negli anni 90, quando era un carrozzone statale in perdita continua, con un cumulo di posti di lavoro creati dal clientelarismo della politica. Tagli su tagli, siamo arrivati ai giorni d’oggi, ma mi sembra che le cose continuino ad andare sempre male!

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Feste 2013

E anche la vigilia, Natale, Santo Stefano, San Silvestro e Capodanno son passati! E arriva il tempo dei bilanci e delle promesse, dei ricordi e dei buoni propositi per l’anno che sta iniziando…

Bilanci: a tinte scure. Il 2013 si è rivelato essere un altro “annus horribilis”, dopo il 2012 che non ha brillato così tanto. Niente lavoro, soldi ridotti sempre di più, spese che aumentano, per non parlare poi degli addii e delle delusioni. Amici e parenti che scopri essere degli ipocriti falsi e meschini: son quelle mazzate che non ti aspetti e che fai fatica a diverire!! Eppure, ce ne son tanti intorno che si sono dimostrati così. Ti ammaliano, ti illudono, a parole ti danno il mondo, poi a fatti capisci che sono dei cazzari di prim’ordine. Se ci fosse una graduatoria, sarebbero ai primi posti e difficilmente potrebbero essere scalzati da nuovi arrivi. Ma prima o poi, la Ruota del Destino girerà anche per loro! “Siediti sulla riva del fiume, vedrai passare il cadavere del tuo nemico”: attenderò!

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