Domande da europeista

europaSono europeista. Sono convinto che il futuro del nostro continente sia verso l’unificazione politica di tutti i paesi europei, o almeno di chi ne voglia far parte. Sono convinto che un gruppo dirigente europeo possa essere e possa dare una svolta alla nostra società. Soprattutto a noi italiani.

Ma l’unificazione europea non è solo quella economica o finanziaria, ma è soprattutto politico-culturale. Non basta un parlamento, uno pseudo governo (diviso tra consiglio e commissione) e una specie di giustizia, occorre una carta costituzionale, che sia la sommatoria di tutte le costituzioni dei paesi aderenti e che ne amplii gli aspetti e le caratteristiche.

E soprattutto, la futura Unione Europea deve smetterla di essere la schiava del mercato finanziario e delle dittature bancarie, che non portano nessun beneficio reale ai cittadini europei, ma solo ad una minima parte, a cui ulteriori soldi sono come pioggia nel mare: un inutile spreco.

Il sito internet OpenPolis, qualche mese fa, in occasione della campagna elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, ha creato un sito, strutturato in domande e risposte mirate, per capire la propria collocazione politica e, sfruttando queste domande, vorrei dare il mio personale punto di vista…

Sono in totale 25 domande, eccole: Continue reading

“L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro”

Art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana, comma 1.

Con buona pace dei padri costituenti, questo comma ha perso molto della sua sontuosità. In questo nuovo millennio il lavoro non è più un fondamento importante, i diritti non si possono più mantenere, i doveri aumentano, le retribuzioni scendono, i guadagni dei cosidetti padroni aumentano.

Si va verso uno strano concetto, a mio avviso, di futuro: meno libertà, più sicurezza. Se rinunci ai diritti di lavoro, ti dò il lavoro e quindi uno stipendio. Se rinunci a un po’ della tua libertà personale, ti dò sicurezza nel tuo girovagare nel mondo…