2 Giugno 2018

Auguri Italia!

In mano ad un governo di destre, oggi più che mai c’è bisogno di patria e di unione nazionale.

Se non sei gay, nero, migrante, donna, antifascista,
senzatetto, emarginato, precario, ateo, laico,
di un’altra religione che non sia quella cattolica,
disabile, garantista,
da questo governo non hai da temere cose proprio brutte, eh. #GovernoLega5S (*)”

W l’Italia! W la Resistenza! W la repubblica!

 

(*) L’autore del post è Fabio (@Iperbole_)

Sveglia Italia!

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Oggi in tante piazze si svolge un raduno di famiglie. Si, sono famiglie. Perché dove c’è amore, c’è una famiglia.

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Molti politici e personalità del popolo sbraitano e inneggiano contro il decreto Cirinnà: legittimo il loro punto di vista, ma totalmente deformante e deformato. Oltretutto, manipolando le informazioni in modo da stravolgere e disinformare!

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Siamo governati da cretini

Mi permetto di riprendere la frase che un prete ha pronunciato dall’altare, pochi giorni fa. Don Emilio parroco del Duomo di Crema.

Ebbene, don Emilio, lei ha perfettamente ragione!

Siamo un paese incivile, dove ci sono diritti per pochi e non per tutti, dove un pulpito è esentasse ma una casa te la rubano a forza di pagare le tasse.

Dove la Chiesa di Roma ha miliardi di euro di appartamenti e non paga un euro di IMU, dove i politici baciapile fanno leggi contro la libertà di coscienza quando sono i primi a non avere la coscienza.

Per non parlare della legge sulle unioni civili, che servirebbe a quell’90% di popolazione ETERO che non vuole il matrimonio ma nemmeno essere presa per il culo.

E soprattutto, abbiamo centinaia di persone con la tunicona nera che non perdono occasione per aprire bocca e sparare merda. Loro, che difendono come casta i propri simili pedofili, che rubano usando le coscienze degli altri. Bisognerebbe togliere i soldi alla Chiesa, sarebbe già un primo passo per diventare finalmente civili!

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Domande da europeista

europaSono europeista. Sono convinto che il futuro del nostro continente sia verso l’unificazione politica di tutti i paesi europei, o almeno di chi ne voglia far parte. Sono convinto che un gruppo dirigente europeo possa essere e possa dare una svolta alla nostra società. Soprattutto a noi italiani.

Ma l’unificazione europea non è solo quella economica o finanziaria, ma è soprattutto politico-culturale. Non basta un parlamento, uno pseudo governo (diviso tra consiglio e commissione) e una specie di giustizia, occorre una carta costituzionale, che sia la sommatoria di tutte le costituzioni dei paesi aderenti e che ne amplii gli aspetti e le caratteristiche.

E soprattutto, la futura Unione Europea deve smetterla di essere la schiava del mercato finanziario e delle dittature bancarie, che non portano nessun beneficio reale ai cittadini europei, ma solo ad una minima parte, a cui ulteriori soldi sono come pioggia nel mare: un inutile spreco.

Il sito internet OpenPolis, qualche mese fa, in occasione della campagna elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, ha creato un sito, strutturato in domande e risposte mirate, per capire la propria collocazione politica e, sfruttando queste domande, vorrei dare il mio personale punto di vista…

Sono in totale 25 domande, eccole: Continue reading