Domande da europeista

europaSono europeista. Sono convinto che il futuro del nostro continente sia verso l’unificazione politica di tutti i paesi europei, o almeno di chi ne voglia far parte. Sono convinto che un gruppo dirigente europeo possa essere e possa dare una svolta alla nostra società. Soprattutto a noi italiani.

Ma l’unificazione europea non è solo quella economica o finanziaria, ma è soprattutto politico-culturale. Non basta un parlamento, uno pseudo governo (diviso tra consiglio e commissione) e una specie di giustizia, occorre una carta costituzionale, che sia la sommatoria di tutte le costituzioni dei paesi aderenti e che ne amplii gli aspetti e le caratteristiche.

E soprattutto, la futura Unione Europea deve smetterla di essere la schiava del mercato finanziario e delle dittature bancarie, che non portano nessun beneficio reale ai cittadini europei, ma solo ad una minima parte, a cui ulteriori soldi sono come pioggia nel mare: un inutile spreco.

Il sito internet OpenPolis, qualche mese fa, in occasione della campagna elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, ha creato un sito, strutturato in domande e risposte mirate, per capire la propria collocazione politica e, sfruttando queste domande, vorrei dare il mio personale punto di vista…

Sono in totale 25 domande, eccole: Continue reading

La legge è uguale per tutti

220px-Reggio_calabria_monumento_all'italiaQuesta frase campeggia in ogni tribunale della nostra italica repubblica. Insieme al capoverso aggiunto secondo la quale la giustizia è amministrata in nome del popolo italiano. Oh si, sulla carta sicuramente… ma nei fatti, è una sporca menzogna!

La legge NON è uguale per tutti, perché se ti puoi permettere dieci o venti avvocati, portaborse, lacché, se sei un ex presidente del consiglio dei ministri, se sei ricco e potente, la legge la inganni a man bassa, semplicemente perché la legge non è perfetta MAI.

E se mai, per bontà divina, questo sacrosanto diritto fosse sancito da un organo giudicante, basta invocare i 10 milioni di italiani che ti hanno votato per assurgere a una sorta di assoluzione per acclamazione, quasi fosse l’elezione al soglio pontificio di un cardinale sopreso in un bordello di periferia a commettere atti non proprio puri.

Vedere un 70enne difendere il suo presunto buon nome, nonostante 20 anni di giudizio, semplicemente perché da quando è sceso in campo si sono accorti delle sue malefatte e che ha evitato quasi sempre il carcere grazie o alle sue leggi o a quelle fatte dai suoi presunti oppositori, oppure accendere la tv o aprire il sito internet di un qualsiasi giornale italiano e leggere i suoi adepti che si stracciano le vesti in sua difesa, nonostante sia un LADRO a tutti gli effetti e certificato da una sentenza che non ha potuto evitare, mi fa capire quanto siamo caduti in basso.

“Ogni popolo ha il governo che si merita” diceva Aristotele 2500 anni fa… ergo, noi quinci ci meritiamo tutto quello che abbiamo avuto in 20 e passa anni! Governi di fantocci, di ladri, di bugiardi, di banchieri senza scrupoli, di farabutti patentati, di ignobili meschini e fascisti, xenofobi, puttane e papponi, sfruttatori e ingordi, insomma ci siamo meritati questa merda perché abbiamo avuto la presuzione di cambiare un sistema che si autorigenerava. Abbiamo avuto l’ardire di curare il male con la stessa causa che l’ha scatenato, con il risultato di avere in mano solo un pugno di mosche, debiti in tasta e la pistola alla tempia.

Grazie, signore e signori della politica: con la vostra ingorda fame di soldi, avete distrutto il futuro di generazioni e generazioni di ragazzi e ragazze. Ci avete svuotato l’anima, infranto i sogni, uccise le speranze!

Essere 30enni oggi in Italia vuol dire che fatta la legge, trovato l’inganno. Grazie. Avete creato per noi il più precario dei futuri.