05-06-2016

parlamento_italiano

Elezioni amministrative. Anche nel mio comune.

Quattro liste si contendono il consiglio comunale, 4 liste civiche, alcune apertamente sostenute da partiti, altre no.

Quattro liste che hanno scelto quattro modi diversi di porre attenzione sui problemi cronici del mio piccolo comune.

Ha vinto una lista.

Auguri. In tutti i sensi.

Non ho altro da aggiungere, mi rimetto alla clemenza della corte.

Adsl KO

Per l’ennesima volta, la mia linea adsl ha problemi! Non è una novità, ahimè, perché in Italia siamo in tanti ad avere questa condanna, grazie ai non investimenti di Telecom Italia SpA, monopolista di fatto della rete telefonica.

Ma per chi è al limite dei 5 km di distanza dalla centrale, il segnale a singhiozzo è praticamente la prassi quotidiana! Questo dovuto alla distanza dalla stessa centrale, all’utilizzo di pali in tratta aerea piuttosto che interrare gli stessi negli scavi sotto strada, alla cattiva o addirittura pessima manutenzione della stessa rete (e c’è chi mi dice che i tecnici creano ad arte dei problemi per essere poi chiamati a risolverli, tanto per far qualcosa!), al pessimo impostamento aziendale di Telecom di non investire anche nei piccoli centri o nelle zone periferiche.

Esiste solo Milano? Esiste solo Firenze? Pisa? NO! Esistono anche tutti quei piccoli centri (come il mio comune, 6000 abitanti ma anche una serie di frazioni e case sparse lontane dal capoluogo) che hanno voglia di comunicare e di relazionarsi col resto del mondo… Eh no, noi siamo figli di un dio minore!

Unica alternativa? La chiavetta usb! Sfruttare così la banda larga mobile offerta dai gestori di telefonia… Con velocità di 7 Mbit/secondo VERI!

Semplice raffronto: io ho un abbonamento adsl su cavo dati con Tiscali, 33 euro al mese, velocità ipotetica (e utopistica) di 7 Mega, velocità accertata 2 Mega SCARSI. La diretta concorrente? Chiavetta H3G con velocità fino a 7.2 Mbit/s e abbonamento mensile di 14 euro per un massimo di 15 GB di traffico… no dico… c’è da porsi ulteriori dubbi?

Aruba di nuovo in panne

Stamattina di nuovo problemi per il provider toscano. Per diverse ore i siti ospitati nella server farm sono rimasti ko e non visualizzabili.

Ora, alla luce delle ultime vicende, mi viene da pensare a quanto questa azienda sia effettivamente efficente! Non tanto per me e il mio sito internet, che è più amatoriale che altro, ma alle migliaia di aziende che usano il sito internet e la posta per lavoro!

Un blocco di ore si può tradurre in centinaia o migliaia di euro di ipotetici mancati guadagni… un lusso che non ci si può permettere, soprattutto in un momento particolare come quello attuale, con la crisi mordace!

Aruba, un’azienda deve porre in essere tutti gli strumenti che l’hardware e il software più aggiornato può fornire, al fine di soddisfare le esigenze dei clienti e di minimizzare gli eventuali problemi che possono sorgere.

Se non si è in grado di garantire un livello minimo di servizio, direi che allora è da valutare seriamente le politiche strategiche di tutto l’asset!