Jeff Besoz, Venezia e Cecina

E’ una provocazione, perciò non venite a scassare le gonadi. C’è libertà di pensiero (art. 21 Cost.) e soprattutto questo è il mio spazio personale, ergo ci scrivo cosa voglio (rispettando tutti, finanche le vostre genitrici).

Ma se uno degli uomini più ricchi del mondo si permette di “affittare” un’intera città, Venezia, per una cosuccia intima ovvero il suo matrimonio, ditemi cosa c’è di diverso di “comprare” il nulla osta per una gara sportiva su una strada palesemente disastrata, che diventa magicamente perfetta guardacaso solo per il rally, ma che poi da lunedì 29 tornerà ad avere limiti a 30 km/h, continuerà ad avere le frane, continuerà ad avere le banchine laterali profonde diverse decine di cm, continuerà ad essere preclusa a cicli e motocicli? Se è pericolosa a tal punto da abbassare il limite a 30 km/h e interdirla a cicli e motocicli, diventa magicamente perfetta perché ci deve passare il rally? Cioè, questo sport si assume un’importanza superiore perfino verso coloro che ci abitano e che usano quell’unica strada per spostarsi, sia in ambito familiare che lavorativo? Allora propongo un accordo: ipotizzando che l’organizzatore dell’evento voglia insistere a utilizzare questa strada, da qui al 29 viene asfaltata e si mette in sicurezza TUTTO il percorso, rendendo la strada di nuovo sicura e io mi ammutolisco.

Vi piace tanto il rally? Perché non lo fate in paese, perché non lo fate nelle strade di paese, invece che sui tornanti. Le curve a 90 gradi ci sono anche lì, non saranno i tornanti ma sono sempre curve. E poi, volete mettere l’ebrezza di rischiare di schiantarvi contro un cancello, un muretto, un lampione, un palo della luce, al posto di un banalissimo ciglio di strada? Sono sicuro che vi darebbe un brivido molto più forte e intenso, sfondare la recinsione di una casa, entrare nel tinello e salutare la famiglia a pranzo o cena! Vuoi mettere, contro un banalissimo ciglio, un ciuffo di canne o una quercia sul fianco della collina?

Non mi interessa un fico secco se questa manifestazione porta risalto, lo fa solo in un ambito ristretto e solo per una cerchia di interessi. A me non porta che disagi (e bestemmie, ma questo è un altro discorso). Oltrettutto, come sempre, a discapito di chi vive lungo la SP 28, a discapito di chi sta protestando da ANNI contro la gestione fallimentare della gestione delle strade provinciali.

Venezia è una città complicata, non puoi muoverti come in una città tradizionale. Da me, vale la stessa cosa. Qui c’è solo la SP 28, devi muoverti per OGNI necessità. Che tu voglia andare a Pistoia o che tu voglia scendere verso la Valdinievole, puoi farlo solo in auto utilizzando la SP 28. Una strada che da anni versa in condizioni pietose, vergognosamente pietose.  Noi abbiamo fatto segnalazioni, abbiamo chiesto a sindaci, prefetti, presidenti di provincia. Risposta: non ci sono soldi. Chi poi risponde alla questione chiusura che, in fin dei conti, è solo per qualche ora… Ebbene, io la vedo così: probabilmente tutti voi vivete in pianura, avete decine di strade da scegliere per potervi muovere, siete liberissimi di spostarvi come, quando e come potete. Noi no. Noi abbiamo SOLO la SP 28, l’unica strada di accesso per scendere verso la Valdinievole oppure, scollinando il Montalbano, scendere verso Pistoia. O questa, o volare. Voi non vi immedesimate MAI nel disagio che noi dobbiamo sopportare, fosse anche per un solo giorno l’anno, perché non vi ponete mai in testa che non tutti possono muoversi liberamente. Provate, a mero titolo di esempio, per un giorno, a non respirare. Che sarà un solo giorno, ce ne sono altri 364 (365 quando è bisestile). Ecco, voi state chiedendo a noi, che abitiamo lungo la SP 28, a non respirare per un giorno.

La questione rimane: una strada che per i cittadini normali è transitabile con forti limitazioni diventa magicamente sana per una competizione sportiva. Vi pare normale? A me no. Che poi in questo paese vada avanti sempre e soltanto il vile denaro, è purtroppo una pratica deprecabile e moralmente ipocrita, perché è l’ennesima prevaricazione del più forte a discapito e danno del più debole. E il signor Amazon è la dimostrazione plastica di quanto ho appena espresso.

 

05-06-2016

parlamento_italiano

Elezioni amministrative. Anche nel mio comune.

Quattro liste si contendono il consiglio comunale, 4 liste civiche, alcune apertamente sostenute da partiti, altre no.

Quattro liste che hanno scelto quattro modi diversi di porre attenzione sui problemi cronici del mio piccolo comune.

Ha vinto una lista.

Auguri. In tutti i sensi.

Non ho altro da aggiungere, mi rimetto alla clemenza della corte.

Quest’anno niente ciclismo

ciclismo

Apprendo la notizia, leggendo sugli alert di Google, che quest’anno non verrà organizzato il tradizionale e consueto Gran Premio Industria e Artigianato a Larciano. E’ tutto un dire!

Che succede?? Uno sport che ha fatto di queste terre la fucina di tanti campioni non avrà quest’anno la sua gara.

Un brutto segno. Vuol dire che la crisi c’è, che non siamo usciti dal tunnel, non siamo tutti al ristorante e non ci siamo arricchiti, checché ne dicano i vari capi di governo da Berlusconi a Monti a Letta a Renzi.

Cara maestra…

lacrimeCara maestra Vally, oggi ti abbiamo salutato. L’ultimo saluto terreno. Sei stata con noi per 92 anni, ma noi ti abbiamo conosciuto solo dal 1982, quando ci hai preso per mano e ci hai fatto crescere.

Ti ricordo ancora, il primo giorno di scuola, ci hai accolti e ci hai fatto vedere la scuola, le aule, gli altri alunni, le altre maestre. Ricordo le mattonelle rosse, le grandi finestre, i termosifoni in ghisa dove noi bimbetti ci mettevamo appollaiati a fare merenda, la tua voce dolce di maestra/mamma e le nostre paure nell’affrontare questo grande passo.

Una grande aula… due classi insieme… Era normale, per un paesino piccolo come Cecina, arroccato sulle colline del Montalbano, avere una manciata di alunni che condividevano gli stessi spazi. E tu, riuscivi sempre a insegnarci, con tanta calma e tanto rigore, ciò che i programmi ministeriali dettavano.

Abbiamo imparato le preghiere del mattino (a quei tempi era religione di Stato!!), abbiamo imparato le liturgie della messa, abbiamo imparato che tu e tua sorella avevate i nomi di due opere liriche, poiché vostro padre era un appassionato e vi ha tramandato il gusto di una musica di alto livello.

Sei stata anche severa e rigida, se serviva: la disciplina era importante e tu non hai mai smesso di insegnarla, fino all’ultimo. Ricordo bene la tua canna di bambù, dietro la lavagna, e qualche volta l’hai anche usata (si, signori, a quel tempo c’erano le punizioni e, nonostante Telefono Azzurro, quelle punizioni tanto severe e tanto rigide sono state un toccasana per la nostra educazione! Cosa che, oggi, purtroppo, non esiste per la svogliatezza di genitori e nuovi insegnanti nel voler educare BENE i propri figli).

Hai lottato fino alla pensione, affinché a Cecina rimanesse aperto il plesso scolastico, poi le scelte accentratrici hanno prevalso e nella nostra bella scuola sono stati ricavati appartamenti.

Addio maestra, grazie di cuore per tutto quello che hai fatto per noi, alunni nati nel 1976, ma anche per tutti coloro che ci hanno preceduto e seguito. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi. Grazie.

Mi piacerebbe… pensieri di un volontario VAB

Mi piacerebbe che ogni volontario avesse un unico stemma, un’unica uniforme, un unico cuore che batte forte per fare del bene alla collettività.

Mi piacerebbe che l’antincendio fosse una stagione breve, di qualche giorno o qualche ora soltanto, perché il fresco del bosco serve anche ai piromani.

Mi piacerebbe che le attrezzature fossero sempre in ordine, al loro posto, in magazzino… e non a casa dei volontari per un uso personale senza averne né l’autorizzazione né la qualifica per l’uso.

Mi piacerebbe che gli automezzi fossero sempre giallo VAB, parcheggiati in una rimessa, con il pieno di carburante nel serbatoio e nel TSK, che fossero sempre curati da chi ci sa mettere le mani, puliti, in ordine, pronti alla partenza… e non lasciati alla carlona, sempre a secco, senza cura, senza i livelli in ordine, che partono per grazia di Dio e che quando si guastano fanno danni da 4000 euro, guidati male, usati per andare a cazzeggiare o per gli affari propri (perché tanto non sono ancora riverniciati e quindi non ci controlla nessuno!).

Mi piacerebbe che ci fossero più persone che si avvicinano al mondo del volontariato perché hanno lo spirito di concedere un po’ del loro tempo, gratuitamente, per il bene della collettività… e non che, ogni volta che dici “volontario” ti venga chiesto, immancabilmente: “Ma ti pagano almeno? No? Male!”.

Mi piacerebbe che le spese di gestione di una sezione calassero… e non aumentassero di anno in anno, di mese in mese, perché le solite teste a fava di ragno hanno solo in mente “tanto non è mio, non me ne frega niente se si sciupa o non va!”

Mi piacerebbe che gli Enti Pubblici fossero più vicini al volontariato tutto, a tutte le associazioni, di qualsiasi natura e tipologia… e non solo a quelle in cui hanno persone di fiducia nei posti chiave e che la smettessero di sparare certe frasi del tipo “Eh… la XXX è una spina nel fianco al Comune di Pincopallino Di Sotto”, perché per risposta si potrebbe dire che il Comune di Pincopallino Di Sotto è sempre stato castrante e ostruttivo e quindi una vera spina nel fianco per la XXX!

Mi piacerebbe poter ricreare lo spirito di squadra per una grande esercitazione collettiva… e non guardare le foto e rimpiangere quei momenti di grande sacrificio ma che ormai fanno parte della storia.

Mi piacerebbe che le leggi fossero fatte dagli addetti ai lavori, che conoscono l’ambiente del Terzo Settore… e non da meri ragionieri che pensano solo a tagliare senza considerare che NOI facciamo un’opera primaria per l’Italia!

Mi piacerebbe vedere assemblee di soci sempre affollate, dove tutti insieme si discute della vita associativa, si litiga, ci si confronta, si ragiona da persone civili… e non serate deserte, urli, sbraitate, i muri scambiati per bersagli a freccette, malelingue che agiscono nell’ombra per arrivare ad occupare posti di potere e di comando, senza pensare che quella “poltrona” comporta tanti onori ma ancor più oneri. E soprattutto, mi piacerebbe che i volontari fossero onesti con loro stessi e con chi hanno scelto di rappresentarli e di coordinarli, perché siamo tutti insieme sulla stessa barca! E’ facile buttarsi in mare e scappare perché sul fondo c’è un po’ di acqua, il lavoro più duro è rimanere in barca e col secchio gettare l’acqua che entra…

Ecco cosa mi piacerebbe vedere nella mia sezione… ecco cosa mi piaceva vedere tre anni fa, quando ho iniziato la meravigliosa avventura di Consigliere di Sezione… purtroppo, ho visto ben poco di tutto ciò… E mi dispiace davvero tanto!

La pazzia viaggia per strada

Sabato 30 Giugno scorso… a Larciano ci sono le prove per il Rally della Valdinievole… la Strada Provinciale 28 Cantagrillo-Biccimurri non è chiusa al traffico, ma serve per il trasferimento delle auto dalla prima prova al punto di ritrovo, sempre sul territorio del comune di Larciano.

Dalle informazioni apprese, fino alle 23:00 le auto saranno in giro… ok… Nel pomeriggio vado a prendere un’amica di famiglia che è venuta a trovarci… facciamo un po’ di acquisti… intorno alle 21:30 scendo a riaccompagnarla in albergo, e già le macchine di gara tallonano noi “civili”… atteggiamento che, per quanto mi riguarda, mi dà letteralmente ai nervi!

Lasciata la mia amica, rientriamo a casa… o per lo meno, ci proviamo! Sono passate abbondantemente le 23, orario di chiusura di qualsiasi giro di perlustrazione o ricognizione o altro, quindi ci sentiamo abbastanza sicuri e saliamo la SP 28 come sempre.

Iniziamo a salire, le prime case del paesino di Cecina… e incrociamo una prima macchina da corsa! Sorpresi… ma proseguiamo… Una seconda auto! Ci fermiamo per farla passare e salutiamo gli amici che sono lungo il ciglio della strada, a prendere una boccata d’aria fresca e per vedere le auto…

Superato il paese e iniziata la salita del cimitero… un’auto scende a folle velocità, è un’auto da corsa, in mezzo alla carreggiata, con tutti i fari accesi, praticamente sta per fare un crash frontale con me! Faccio in tempo ad accostarmi quanto possibile al muro perimetrale del cimitero di Cecina, mentre il pilota inchioda letteralmente, lasciano diversi metri di pneumatico sull’asfalto, sberciando in malo modo attraverso il finestrino aperto mentre le ruote producevano un irreale fumo derivato dall’attrito dei pneumatici sull’asfalto.

La frenata vista in prospettiva Nord-Sud, ossia nella direzione di marcia dell’auto da rally.

In 2 secondi ho avuto la paura di vedermi accartocciare dentro la mia auto! Ora, io mi ricordo vagamente dell’auto, se non che era predominante il colore blu, ma purtroppo non mi ricordo il numero stampato sopra…

Evidenziate le frenate

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