Extreme Makeover Home Edition

Se qualcuno di voi ha la possibilità di ricevere la tv sul digitale terrestre, dovrebbe sintonizzarsi ogni tanto su La5 (gruppo Mediaset), e vedersi questo spettacolare programma tv.

Una squadra di progettisti, capitanati da Ty Pennington, hanno una settimana per abbattere e ristrutturare l’abitazione di una famiglia americana, di solito colpita in modo molto grave da crisi finanziarie o di lavoro o di salute.

E’ un bellissimo gesto di solidarietà: concittadini della famiglia, costruttori, fornitori di materiali, negozi… fanno una bellissima catena di solidarietà per poter ristrutturare la casa, ammobiliarla, riempire i guardaroba, e magari il tutto condito da un’auto nuova fiammante e un fondo di solidarietà per poter affrontare le spese o il college per i figli.

E in Italia? Tranne qualche rara realtà (Il treno dei desideri, Carramba che sopresa), il vuoto… 🙁

La fine è il mio inizio

Giovedì sera. Leggera brezza puntente. 10 gradi. Umido…

Ambientazione ideale per rifugiarsi in un cinema e guardarsi un bel film. Scelta… cosa vedere? Apro internet, cerco su Pistoia le programmazioni delle varie sale… Trovato! Quale miglior film se non “La fine è il mio inizio”, tratto dal capolavoro di Tiziano Terzani. Si, deciso, quello!

Parcheggio… Due passi… Sento le voci di chi è in fila… Poca gente…

Biglietti… Straap… Entro…

Sala vuota, mi metto comodo in zona centrale…

Entrano piccoli gruppi.

Siamo circa una trentina, forse una cinquantina di spettatori… Pochi ma buoni…

Inizia il film, Bruno Ganz è incredibilmente simile a Tiziano… La voce… Il racconto degli ultimi giorni di questo piccolo grande uomo, di questo eremita moderno, fermato sui monti pistoiesi all’Orsigna, che ha girato in lungo e in largo l’Oriente, nel pieno degli sconvolgimeti del XX secolo post guerra mondiale…

E racconta, racconta, racconta, della grande Cina distrutta dagli ideali di Mao, della Cambogia, del Vietnam, della meditazione, dell’umanità, di questa pazza umanità che non ha imparato niente in millenni di inutili guerre, di questo piccolo grande cimitero che è la Terra…

E Folco, interpretato da un bravissimo Elio Germano, prende nota di questa valanga di pensieri e riflessioni del padre, che giunto ormai al suo cammino, vuol lasciare al figlio un qualcosa di quello che è stata la sua vita, il suo pensiero, i suoi sentimenti, le sue sensazioni, le sue esperienze… Perché difficilmente ogni figlio conosce le esperienze e i pensieri del proprio genitore…

E immancabilmente il mio pensiero è tornato a mio padre… E sull’ultimo respiro di Tiziano, un sussulto e un groppo mi ha chiuso la gola… Ripensando al 1990, a quella calda e afosa mattina… Addio Tiziano, ciao papà.

Tiziano Terzani (1938-2004)

Tiziano Terzani (1938-2004)

 

Mondo blu

Qualche giorno fa un mio caro amico mi chiama ed esordisce: “Che ne pensi di andare in piscina insieme?” Lì per lì avrei voluto rispondergli con un “Ma te sei tutto matto!”… Poi però… mentre lui mi illustrava tutte le sue buone intenzioni… nella mia testolina c’era una piccola voce che mi urlava: “Vai bischero, è la volta buona che la smetti di poltrire e ti metti a far qualcosa, così siete in due, non c’hai più scusanti!”

E così… mi sta convincendo… Considerando che sono un tipo piuttosto tosto e cocciuto (Leone ahimé)…

Domani pomeriggio, sosta da Decathlon per un po’ di acquisti in tema… Sos bancomat! Eheheheheh

E poi sabato mattina, primo tuffo! Si vabbè, tuffo per modo di dire, visto che non so nuotare… Intanto provo e poi vedrò se e come continuare.

Atomica? Boh

Io ho vissuto il periodo Černobyl nel 1986. Eravamo a scuola, elementari. La maestra ci fece diverse lezioni “speciali” su quello che era successo in quel lontanissimo paese che era l’URSS, l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.

Ho vissuto la paura di quel momento, per quel “qualcosa” di invisibile e tanto nocivo che era la radioattività. E questa paura non mi abbandonerà mai più.

Ho visto il disastro giapponese, e continuo a chiedermi tante domande… L’uomo ha bisogno di energia, su questo non c’è dubbio, e che ogni valido tentativo di farlo in maniera esente da problemi è pressoché impossibile. Ma perché produrla con queste metodologie? Perché non c’è altro? Ma ne siamo proprio sicuri?

Lotta informatica

Ci sono giorni in cui ogni apparecchio informatico sembra si sia coalizzato contro di te!! La scorsa settimana accedo al mio pc fisso con Ubuntu e, appena dopo aver caricato il sistema, un brutto segnale di errore appare ai miei occhi: “attenzione, il disco sta per rovinarsi”! O santa polena, e questa!?!?!?!?!? Faccio tutti i dovuti controlli, ma niente, la sentenza è data! Il disco primario dove ho Windows sta per abbandonarmi per sempre (500 GB di dati!!!!!) e quindi devo attivarmi quanto prima.

Detto fatto, collego il disco esterno da 1 TB e lentamente sposto i dati… con calma… USB 2.0 quindi con tutta la calma del caso… Nel mentre, anche il notebook HP comincia a dare strani segni… in realtà è da un po’ che mi avverte che qualcosa non va, con le tipiche schermate blu… Windows del c***o! Unica risorsa funzionante, è un vecchio pc, vecchio in tutti i sensi… 1 GB di RAM DDR (per gli addetti ai lavori è roba antidiluviana!!)…

Insomma, con diversi intoppi, prendo e vado al mio fidato negozio Essedi e faccio shopping: HDD interno da 3.5″ (misura minima 1.5 TB… e che ci faccio con tutto questo spazio?? vabbé, meglio che niente…) e HDD interno da 2.5″ (per il notebook). Della serie, alla fine mi faranno socio ahahahahah Comunque, devo dire che quella catena di negozi è sempre stata ottima sotto tutti i punti di vista. Ultimamente è stata ceduta da Brain Technology SpA a CDC SpA, e nel cambio devo sottolineare che qualche pecca c’è scappata, però nel complesso il mio giudizio è più che buono.

Tornando a noi, torno a casa, spacchetto tutto e… con calma e pazienza, inizio il lavoro di manutenzione… Per ora, il fisso è già operativo con il nuovo disco (reinstallato Windows e la maggior parte dei programmi), mentre per il portatile dovrò fare qualche altro controllino…

Ma mentre ero alle prese con cacciaviti, cavi SATA, jumper & co, riflettevo anche su quanto labile sia la nostra società… Tutto è affidato a pochi millesimi di millimetro e a una piccola magnetizzazione… Un settore dell’hard disk è diventato il nostro contenitore di informazioni, al posto del baule della nonna o dell’album dei ricordi… e quanti santi & madonne volano se questo piccolo spazio non funziona o da problemi…

Finish

E anche questa esperienza di lavoro è conclusa… Il lavoro a progetto si è concluso, il progetto è stato raggiunto, riconsegnato badge, chiavi e tutti i documenti.

Sono stato 5 mesi intensi, interessanti, educativi, incoraggianti, emozionanti, intensi, vissuti.

E come in ogni film che si rispetti, ci vogliono i titoli di coda!

Mumble mumble… vediamo… noo, troppo complicato, andiamo direttamente ai ringraziamenti!!

Un grazie di cuore a Pamela, per avermi sopportato, a Sandra & George per la simpatia, ad Alberto per le lezioni di psicopatologia quotidiana… e un grazie a tutti gli altri, per tutto.

Riordino

Ci penso e ci ripenso… Troppe caselle, sfoltire sfoltire!! In tutti questi anni di vita internettiana, ho accumulato troppe caselle di posta elettronica… Una, due, tre… ho oltrepassato la dozzina! E meno male che alcune riescono a gestire più account, sennò sarei al delirio (santo Google!!).

Ma da un po’ di tempo a questa parte, la voglia di far pulizia e di ridurre ai minimi termini si è fatta sempre più forte… E così, tra un impegno e l’altro, sto sfoltendo un po’ i rami secchi…

Che sia la primavera? O la vecchiaia che avanza? 😀