Squilla il telefono

tempi1

Driiiinnn… Driiiinnn…

Driiiinnn…

Prendo il cordless, un numero che non conosco…

“Pronto”

Un colloquio.

Lavoro.

Euforia a palla!

Vado. Ho il cuore che batte forte. Sempre così, sempre un battito così.

Mi accomodo. Sorrisi di circostanza.

Poche domande.

“Eh, ma tu in questo settore non hai mai fatto esperienza.”

Ahi… ci risiamo… di nuovo…

“Le faremo sapere nei prossimi giorni.”

Il telefono non squillerà, ne sono più che certo.

Ancora. Di nuovo. E si riparte.

E’ notte alta e sono sveglio…

Mi viene immancabilmente alla memoria questa canzone… E’ mezzanotte passata, la radiosveglia segna 00:44, la sveglia puntata per le 08:15 di domani mattina…

Ma non ho ancora sonno… non sono ancora caduto tra le braccia di Morfeo…

Pensieri sconclusionati si affollano… ma chi li ha fatti entrare???

Guardo i libri accatastati dentro la libreria, sul cassettone, sul comodino, sopra la scrivania, sulle sedie… e penso che devo assolutamente catalogarli e sistemarli!

Penso ai panni da lavare… ai jeans che tra poco si indosseranno di nuovo perché cominceranno a calare le temperature…

Penso ai 24.4 °C che segna il sensore fuori dalla finestra…

Penso alla digitale e a tutte quelle foto che volevo scattare…

Ma non è ancora finita, l’estate non è ancora conclusa…

Anche se… tempus fugit… Che poi, questo simpatico Signor Tempo… che avrà mai da scappare… boh…

Vabbuò, ho capito, sto delirando… è giunto il momento della ninna…