Economia all’italiana

repubblica_italiana_emblema_logoHo sempre più l’impressione che quando un governo italiano dice di mettere mano all’economia, mi viene in mente un Consiglio dei Ministri che si siedono ad un tavolo e iniziano a giocare al Monòpoli: tutti giocano, nessuno vince, ma chi perde è sempre l’italiano medio!!!

Allora ho fatto una ricerca e sono andato a cercare, sul sito della Ragioneria Generale dello Stato, il BilancioSemplificato-DLB-2013-2015. E mi si è aperto un mondo!!

Secondo il dipartimento del Ministero dell’Economia e Finanze, alla 31/12/2012 in Italia ci sono state entrate  (tributarie ed extratributarie) per un totale di 498,995 mld di euro. Le uscite, tra spese correnti, interessi e spese in conto capitale, sono state pari a 500,563 mld di euro. Qualcosa non torna, vero? Eh si, abbiamo speso e spendiamo molto di più di quello che incassiamo… Appena (si fa per dire) 1,5 mld di euro per quanto riguarda lo scorso anno, cifra che però, stando alle previsioni formulate lo scorso anno, dovrebbe via via riportarsi su valori positivi, ossia dovremmo tornare ad avere più entrate che uscite nel 2015. Se me lo avesse detto Paperon de’ Paperoni, ci avrei creduto! Ma scritto da chi ci governa… mah…

Faccio un piccolo esempio, visto che l’argomento è più che attuale: la tassazione sul patrimonio… Prima è stata inventata l’ICI, Imposta Comunale sugli Immobili. Si pagava un po’ tutti, con diverse esenzioni, i soliti mugugni ma la tassazione era probabilmente più equa. Il presupposto di questa imposta è il possesso delle seguenti tipologie di immobili, a qualsiasi uso essi siano destinati: fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Ho sempre pagato, mi sembrava una tassazione giusta, la cosa è finita sempre con il bollettino in coda all’ufficio postale

Poi è arrivata l’IMU, che vorrei sottolineare ancora una volta, è stata inventata di sana pianta durante il Governo Berlusconi IV dal ministro Giulio Tremonti. Vogliamo qualche dato ulteriore? L’IMU è stata introdotta in attuazione del tanto sbandierato federalismo fiscale con il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 (artt. 7, 8 e 9), pubblicato sulla G.U. n. 67 del 23 marzo 2011 che ne stabiliva la vigenza dal 2014 per gli immobili diversi dall’abitazione principale (art. 8, comma 2°, d.lgs. n. 23/2011). Come molti provvedimenti del centrodestra, all’inizio sono stati sbandierati come risoluzione di problemi, di nuove svolte, di fine alle tanto odiose mosse degli altri governi di mettere le mani in tasca agli italiani… alla fine, invece, sono stati soltanto un bluff e un gioco sporco di scarica barile: se prima Roma ti faceva pagare 100 euro di tasse, ora Roma 30 – Firenze 50 – Pistoia il resto! Vale a dire, da una parte detasso la finanza nazionale, dall’altra costringo gli enti locali a strozzare i cittadini se vogliono continuare a tenere su i servizi essenziali… Comodo, no?

Abbiamo avuto le finanziarie lacrime e sangue per tutto il 2012 e il 2013, e ora? Ci è stato chiesto di fare sacrifici su sacrifici… e ora? Per non pagare l’IMU, si aumentano le tasse sulle banche e sui carburanti.

Ancora una volta, chissà come mai, mi viene in mente George Orwell e la sua meravigliosa “Fattoria degli animali”: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.” In Italia, gli animali-cittadini sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri perché, come i furbetti e i volponi, hanno amici che li aiutano, sanno leggere le leggi e se le fanno aggirare da luminari delle scienze economiche. L’importante è che il cittadino medio/piccolo sia spolpato e dissanguato per mantere lo status-quo.

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