Benzina estetica sul mondo

Madrid fa da sfondo a questo nuovo romanzo di Matteo Zanini.

I protagonisti sono due ragazzi, Charlie e Aaron. Non si conoscono, non hanno nessun legame tra di loro, nemmeno amici in comune, eppure un rapido sguardo in aeroporto sarà la scintilla che li porterà ad incontrarsi.
Charlie si è preso un periodo di pausa dopo la fine della storia con François, una storia importante ma conclusa con un taglio netto; Aaron è alla ricerca di svago e avventure.
Un colpo di fulmine legherà i loro sguardi, nella calda e vitale Madrid.
Eppure, nubi oscure di tanto in tanto avvolgono gli animi dei due ragazzi: sono i ricordi e le angoscie che tornano a tormentarli.

L’ultima fatica letteraria di Matteo ci fa percepire tutta la maturità che il giovane scrittore ha maturato dal suo primo volume, “La notte delle fate”, del 2011. Se nel suo primo volume si percepiva un qualche incedere un po’ affaticato, forse anche per la sua “prima volta”, qui invece il racconto scorre, si legge con fluidità, con chiarezza, nonostante le lunghe riflessioni interiori dei protagonisti. Affrontiamo insieme a loro le paure, le preoccupazioni, ma anche gli slanci di passione, di sete di conoscenza, di innamoramento e di caduta.
Pagina dopo pagina, siamo catturati dal procedere degli eventi, da ogni nuovo pensiero che affolla la mente di Charlie e da ogni nuovo dubbio che si affaccia dentro Aaron.

Ovviamente, non vi svelo il finale, questo dovrete scoprirlo da soli.

Casa Editrice Le Mezzelane, collana Genere Plurale, costo circa 15€.

DA LEGGERE!!!

La notte delle fate

E’ una notte magica, quella che state per vivere. Nel cuore di una foresta, protetto dallo scrosciare fascinoso di una cascata, il popolo fatato si è riunito per celebrare l’annuale festa del racconto.

A turno, dieci Fate, si cimenteranno nel racconto di una favola, una leggenda, una storia tipica del loro magico mondo.

Matteo Zanini ci svela così, in quarta di copertina, cosa leggeremo nel suo breve romanzo. Affascinante, cupo, riflettente. Perché fiaba o leggenda, c’è sempre un pizzico di verità e realtà, un insegnamento, bello o un po’ crudo, ma pur sempre un insegnamento.

E’ il primo racconto, il suo primo fantasy. Nonostante questo, però, il suo testo è scorrevole, ci trascina, ci incuriosisce. Pagina dopo pagina, racconto dopo racconto, arriviamo velocemente alla fine, all’ultima fata… all’ultimo precetto, all’ultima “lezione”. Il mondo fatato, poi, con l’alba, ci saluta e ci dà appuntamento alla festa successiva…

Giudizio: da leggere, assolutamente!  Si sente un po’ di timore da “opera prima”, ma nel complesso mi è piaciuto molto.