Tu chiamala se vuoi… epurazione…

punizioneIl dizionario Treccani, alla voce “epurare” scrive: v. tr. [dal fr. épurer, der. di pur «puro»]. – Purificare, liberare da ciò che vi è d’impuro; raram. riferito ad alimenti, sostanze, materie (e. l’olio, l’oro, un gas, in cui è più com. depurare), e più spesso usato in senso fig., riferito a uffici pubblici: e. un’amministrazione e sim., o anche e. la società, e. un ambiente, ecc., toglierne le persone indegne o sospette; nel linguaggio polit., il verbo è stato riferito a persone rimosse dal loro ufficio per ragioni politiche in seguito alle norme sull’epurazione (v.): e. i dirigenti di un partito; sono stati epurati il direttore e tre impiegati. ◆ Part. pass. epurato, anche come agg. e sost.: i funzionarî epurati, gli epurati.

Sentire al tg la notizia della sostituzione di 10 deputati in commissione Affari Costituzionali mi fa venire in mente quella tradizione, ipocrita e tutta italiana, per cui alla RAI, al cambio di governo, c’era (e c’è tutt’ora) un frenetico cambio di persone, pronte a pronarsi di fronte al nuovo padrone.

In Parlamento si è andati oltre: siccome questa pseudo riforma va portata in porto a tutti i costi, invece che arrivare ad un compromesso (in medio stat virtus), si è preferito cacciare i dissidenti e sostituirli con gente più accondiscendente ai voleri.

Signor presidente del consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, le farei notare che il Re Sole fu portato in piazza e decapitato davanti ai suoi sudditi. Lei, purtroppo, ogni giorno che passa ne sta prendendo la forma e la sostanza. Questo non è governare, questo non è trovare accordi, questo è bieco qualunquismo, indegno per chi dice di appartenere ad un partito che della democrazia ne ha fatto anche il nome proprio. Ma temo che lei abbia ben altri progetti per questo paese.

Signor presidente del consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, le chiedo fino a che punto arriverà a prenderci per il culo con i suoi slogan da venditore porta-a-porta e con le sue mirabilianti frasi ad effetto. Il popolo ha fame e le brioches sono finite. Vogliamo fare qualcosa di serio?