Inferno – Dan Brown

img_0189Torna Robert Langdon, torna ancora in veste di investigatore. Da Firenze a Venezia fino a Istambul, seguendo un percorso nascosto nei versi dell’Inferno di Dante Alighieri.

Un misterioso personaggio, un’organizzazione internazionale segreta, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la maschera funebre di Dante, corse e inseguimenti tra il Giardino di Boboli e Palazzo Vecchio.

Ma perché Langdon si trova a Firenze? Che ci fa in una stanza d’ospedale? E perché quella misteriosa donna carabiniere gli sta sparando? Cosa si cela nella biocapsula cucita nella giacca del professore?

Perché misteriosi uomini neri girano per Firenze alla ricerca di lui? E chi è veramente Sienna Brooks, la dottoressa che l’ha salvato?

Facciamo un po’ di chiarimenti: il film è diverso dal romanzo. Il finale è nettamente diverso, e manca pure una certa suspance che Brown ci aveva abituato con “Angeli e Demoni” e nel “Codice Da Vinci”. Tutta la storia si svolte in pochissimo tempo, l’arco temporale non supera la settimana, questo permette continui flash back, ma rovina un percorso narrativo che secondo me poteva essere molto più avvincente.

Non vi svelo altro, lascio a voi la lettura del romanzo (e poi la visione del film). Ma non aspettatevi il pathos che ci ha regalato l’autore con altri suoi precedenti volumi.

“Lo Stato siamo noi” – Piero Calamandrei

Calamandrei70 anni. La nostra Repubblica e la nostra Costituzione repubblicana hanno compiuto 70 anni. E ieri, come oggi, si ripropongono le medesime problematiche, sociali e politiche. Questo piccolo libretto, di poco più di 130 pagine, torna attuale come non mai.

Calamandrei, avvocato fiorentino di altissimo spessore morale, qui riporta il suo pensiero politico, sociale, culturale, civico. Da uomo del Foro e da costituente, ha dato una forte impronta al testo costituzionale.

Consiglio questo libro a tutti coloro che vogliano capire ciò che significa Resistenza, antifascismo, rinascita dopo la dittatura, sognare una nuova Italia, far ripartire il nostro paese verso un grande avvenire. Ma soprattutto, per comprendere meglio ciò che la politica, in 70 anni, non ha prodotto ciò che nella Costituzione fu scritto. Un compromesso del popolo per il popolo, che è stato stravolto o inattuato per meri interessi di parte.

“[…] Intanto c’è ancora da far conoscere, dopo dieci anni, che cosa la Resistenza fu.
Gli italiani ancora non lo sanno: anche coloro che ne fecero parte non sanno a pieno quanta ne fu l’estensione e la grandezza. Ma specialmente i giovani, i giovinetti che vengono su ora, ignorano tutto di essa. Quando furono commemorati, un mese fa, i fratelli Cervi, il sentimento generale, anche tra gli uomini della Resistenza, era la commossa meraviglia: nessuno si immaginava la prossibilità di tanta grandezza in quella famiglia di gente semplice e oscura. E così per altri cento episodi. […]”

Buona lettura a tutti!

Ciao… maledetto ciao…

Cari amici vicini e lontani… anno nuovo, ma siamo già ai saluti. Ebbene si… la svolta è arrivata! Un ciclo della mia vita si chiude e se ne apre uno nuovo. Non solo i vecchi siti si apprestano a chiudere i battenti, ma un po’ di altri profili internet subiranno una profonda ristrutturazione. Dopo oltre 10 anni di presenza sul web, è arrivato il momento di fare due conti, tirare le somme e valutare un po’ tutto…

Il mio vecchio blog è stato un passo importante per me… prima di tutto, perché rispecchiava il pensiero zerofolle di Renato, le sue canzoni, le idee e i sentimenti che hanno caratterizzato la sua e la mia vita. Da “L’Imperfetto” in poi mi sono sentito zerofolle, zeromatto, zero come numero e come identità, zero come inizio e fine di tutto… ma ora è venuto il momento di fare un salto, di crescere ancora… Si cambia pelle, si cambia vestito, si cresce, si matura.

Il vecchio me internauta se ne va in punta di piedi… saluta gli amici, saluta le persone care che sono state insieme a lui per tutti questi anni, saluta chi c’era e ha scelto altre strade, saluta chi è rimasto e continuerà a seguirlo nei suoi progetti futuri… Perché, pensavate che vi abbandonassie non fossi più lì a rompervi le ballistiche? Ah, ottimisti!! 😀

No no, l’araba fenice risorge dalle sue ceneri… e il pazzo che è in me ha già in cantiere nuovi canali e nuove idee, per continuare a navigare sulle impetuose acque del world wide web. Nuovi vestiti, nuovi cantieri stanno già sorgendo… Se vorrete seguirmi nelle nuove avventure, avrò il piacere di avervi ancora miei ospiti… Viceversa, vi saluto e vi auguro un buon proseguimento.

E sia… miei cari spettatori, cala il sipario… che l’orchestra inizi il suo canto e che gli attori si apprestino sul proscenio per il saluto al pubblico…