Propositi per il 2018

Partito il nuovo anno. E si parte con i propositi da portare a compimento in questo lungo anno appena iniziato.

Sinceramente, non me ne sono posti molti, perché non ho grosse pretese. Ma su alcuni, stavolta, voglio porre più attenzione.

A parte completare il libro che ho in mente (e che è fermo da un po’ di mesi causa miliardi di impegni) e iniziare un po’ di attività fisica (vi vedo sogghignare o ridere!!), nonché quello di mettere ordine nelle mie stanze (e parallelamente anche in testa), quello a cui tengo mi è stato suggerito da un caro amico: “vai e conosci un po’ di gente nuova!

Effettivamente, non ha tutti i torti. In tanti anni di viaggi su internet, ho collezionato tantissimi contatti, alcuni anche al di fuori dei confini italiani. Tantissimi amici che negli anni hanno arricchito la mia vita, con cui ho intrapreso conoscenze e altri che, per motivi propri, ad un certo punto si sono incamminati su un percorso diverso.

A coloro che sono restati, voglio dedicare questo anno. Soldi permettendo, cercherò di conoscere un po’ di coloro che, fino ad ora, sono rimasti confinati sullo schermo di uno smartphone, piuttosto che su quello di un pc. Persone in carne e ossa, come me e come voi, vicini e lontani, alti e bassi. Con le loro fissazioni, i loro pensieri, le loro preferenze sui gelati o sui libri.

Ecco, questo nuovo anno lo voglio dedicare a loro e sperare di poterne incontrare molti. Perché ogni tanto è bene spegnere il pc, metter via lo smartphone e bere un buon bicchiere di Negramaro del Salento o di Cannonau di Sardegna e farsi una meravigliosa e sana risata in buona compagnia.

Il primo passo è fatto. A presto.

V.

Senza il Gatto

giglio_bianco_jpgSon già passati 3 anni. 36 mesi. Oltre 1000 giorni. Te ne sei andato, lontano da noi, con un brutto tentacolo che avvolgeva il tuo cervello.

Ci hai lasciati, in questa vita terrena, e non potremo più divertirci con il tuo sorriso di gioia, la tua solarità, il tuo bischereggiare da romano e il tuo essere sempre e solo il Gatto.

Non abbiamo mai avuto modo di vederci, ma interner ci ha dato un’occasione unica: scriverci. Quasi ogni giorno, raccontarci di noi, momenti tristi e di gioia, solitudine e non, delle nostre paure e delle nostre risate.

Sai, ogni tanto riprendo le nostre chattate, e sorrido quando leggo le tue parole, cercando nella mia mente di “sentire” la tua voce mentre mi dici a voce ciò che ci siamo sempre scritti. E non sai quanto avrei voluto, un giorno, abbracciarti forte, perché nonostante tutto, avevi sempre una parola anche per l’Eroe che si abbatteva.

Ti ho fatto una promessa, qualche mese prima che tu ci lasciassi, e la manterrò. Il progetto non è ancora pronto, ma tu sarai per sempre in quel progetto. Sarai lì, vivo nelle pagine.

E vivo nei nostri ricordi e nei nostri cuori.

Ciao Andrea, ciao gattone. Ti vogliamo ancora un mondo di bene!!

Chat & chat

Gli uomini (in senso ampio) sono strani… Una riprova sono tutti quei fantomatici “amici” che ho accumulato in tutti questi anni di chat.

Ci sono contatti che rappresentano persone vere, in carne e ossa, ossia che ho incontrato dal vivo e che riescono, in molti casi, nonostante la distanza e la lontananza, a far sentire la loro presenza… forte… di cuore…

E poi ci sono quintali e quintali di nomi, che stanno lì solo per prendere polvere e a non essere più utili di una zanzara nel cuore di una calda notte estiva…