Il corpo somatizza

amiciziaE’ un testo che ho trovato tanto tempo fa… ve lo ripropongo!

Il nostro corpo somatizza nella sua materia quello che lo spirito subisce in tutta la nostra anima, quello che il nostro inconscio tace, lo urlano le nostre malattie dolori e malesseri. La malattia è un conflitto tra la personalità e l’anima.
Quando ti manca calore affettivo, basta una minima frescata di vento freddo e subito prendi un raffreddore. Il raffreddore “cola” quando il corpo non piange. Forti mali di schiena (ovvio non causati da un peso caricato male) ti dicono che stai subendo un dolore, porti con te un peso un trauma una tristezza immensa; il mal di gola “tampona” ti assale sicuramente quando hai tanti dolori da sfogare ed afflizioni da dire e non hai con chi confidarti. Quando una persona non la sopporti, non la digerisci e la devi sopportare ti viene acidità allo stomaco, le coliche spesso sono rabbie accumulate che non riesci a sfogare.
Il diabete “invade” quando la solitudine ti attanaglia. Il cancro ti divora come l’odio che corrode l’amore mancato. Il corpo ingrassa quando sei insoddisfatto o dimagrisci quando ti senti logorato. Dubbi preoccupazioni ansietà ti portano via il sonno e soffri di insonnia. Se non trovi un senso alla tua vita la pressione del cuore rallenta o accelera quindi ipotensioni e pressioni alte al cuore sono sbalzi che ti condizionano l’umore e le forze. Il nervosismo aumenta i respiri, come se ti mancasse l’aria, donde dolori al petto ed emicranie (molti fumatori prendono aria extra dal fumo fatidico ed effimero che li rilassa in maniera compensatoria ma illusoria) La pressione “sale” quando la paura imprigiona. Quando ti senti sopraffatto di un problema che sei ai limiti, allora la febbre ti assale, le frontiere dell’immunità sono all’erta. Le ginocchia “dolgono” quando il tuo orgoglio non si piega. le artrosi vengono quando la tua mente non si apre, sei troppo rigido e i muscoli ti si contraggono. I crampi indicano che stai subendo una situazione ai limiti della sopportazione. La stitichezza ti indica che hai residui nel tuo inconscio, hai segreti che ti otturano (quanta merda ci teniamo dentro che non è utile) e non trovi chi ti comprenda senza giudicarti. la diarrea è un atto di difesa dell’organismo che vuole eliminare ciò che percepisce come dannoso (come il vomito) vale per i virus ma anche per le situazioni, i sentimenti… forse chi ha diarrea non riesce a trattenere o assimilare.
La malattia non è cattiva, ti avvisa che stai sbagliando cammino. Ascolta il tuo corpo ed impara a guarire con il tuo spirito, non c’è altra medicina che la tua stessa natura non possa darti. E’ ovvio che non generalizziamo, non è un catalogo farmacologico ma una linea guida… chi una preoccupazione la somatizza nella testa (emicrania) chi nello stomaco (indigestione).

Statistiche metà 2015

wordpress-fastHo buttato un occhio alle statistiche… A parte il numero di utenti (quello è rimasto pressoché stabile), qualche dato degli ultimi mesi…

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Sulla tipologia di browser, invece:

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  • Chrome 9,09%
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  • Safari 4,55%
  • IE 8 4,55%
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Non c’è male, mi piace la cosa.

Police et Gendarmerié

220px-Reggio_calabria_monumento_all'italiaStavo leggendo e discutendo con amici sulla proposta di razionalizzazione dei corpi di polizia italiani. Una levata di scudi in favore del Corpo Forestale dello Stato, che dovrebbe diventare corpo specialistico dei Carabinieri, gridando allo scandalo o peggio ancora.

E allora? Cosa ci sarebbe di male? Non è stato scritto che viene sciolto, ma accorpato. E ne sono ben favorevole, anzi si dovrebbe fare un’opera molto più corposa!!

Non conosco i termini precisi del decreto Madìa per cui mi scuso in anticipo se dirò qualche castroneria, ma vi spiego anche i miei motivi per cui sono favorevole ad una razionalizzazione delle forze di polizia in Italia.

Attualmente abbiamo troppi corpi che svolgono mansioni simili o addirittura egualitarie:
– corpi ad ordinamento civili (Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco)
– corpi ad ordinamento militari (Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera)
– corpi ad ordinamento locale (Polizia Provinciale, Polizia Locale)

Più o meno TUTTI hanno squadre specialistiche d’assalto, squadre specialistiche informatiche, squadre specialistiche di investigazione scientifica… insomma, duplicazioni di tutto un po’.
Allora, perché non accorpare?
Su internet potete trovare molto più dettagliatamente tutte le varie dislocazioni e specializzazioni.
In sostanza, 5 forze armate significa 5 vertici, 5 strutture parallele, 5 centri di spesa. Razionalizzare significa ridurre a due o tre al massimo, e ogni forza diventa specializzazione di una sovrastruttura.
Per assurdo, si può rimanere anche con Polizia e Carabinieri, dividendo le altre e cercando di snellire tutto l’apparato.
Che non significa smembrare o distruggere la storia, poiché quella rimane sempre, ma solo tagliare poltrone e accorpare chi fa le stesse identiche azioni di investicazione.
Perché mantenere 5 Capi di Stato Maggiore, con altrettanti centri direttivi, quando se ne può tenere in piedi uno o due? Le poltrone fanno gola, ma in tempi di crisi le poltrone non si usano, vanno benissimo gli sgabelli da bar con un bel cuscino colorato.

Il mio tesoro

libri001Oh… il mio… tesssssoro! No no, amici, non sono diventato Gollum, mi riferisco a qualcosa di meno “dorato” ma di altrettanto prezioso: i miei libri.

Sono la mia passione e il mio più grande tesoro (al di là di oggetti informatici e fotografici). Sono la mia porta sul mondo e sulla conoscenza e sono anche il mio cruccio!

Ne compro diversi ogni anno, ma mi riesce leggerne meno di quanto vorrei, ripromettendomi ogni volta di essere più incisivo. Ma sono sicuro che porterò a termine questa mia prospettiva.

Ho cominciato presto ad appassionarmi ai libri, più o meno verso la prima media: 1987, la prof di Italiano (un caro saluto a te, Rossana, che te ne sei andata troppo presto ma che ci hai trasmesso l’amore per la lettura e la passione per la conoscenza) ci porta in biblioteca, i primi prestiti, poi ancora… e ancora… e ancora…

E poi la scoperta che i libri si comprano, oltre che prenderli in prestito! E lì, signori miei, ho firmato la mia condanna!!! Eh si, da lì è scattato l’amore per la carta, per l’inchiostro, per l’odore di buono che ti inebria, quando inspiri e fai arrivare in fondo ai polmoni quel sapore di conoscenza! Altro che droghe sintetiche, la lettura è la più bella droga del mondo (dopo l’amore, ovviamente)!!

Di anno in anno, ho accumulato tanti volumi, oramai avrò superato il migliaio, mi sono pure messo a catalogarli, diligentemente e pazientemente (sono pur sempre un segretario/ragioniere, nell’anima e nel midollo!!), ma poi la mia maledetta svogliatezza ha preso il largo e i libri sono rimasti lì, senza codice e numero.

Per contro, qualche anno fa, ho scoperto un bellissimo sito, un po’ poco conosciuto, entrato a far parte del gruppo Mondadori da pochi mesi: Anobii. Di fatto è un social network, dove tutti gli iscritti possono confrontarsi sulle letture e sui libri. Un po’ come Instagram è il punto di riferimento per lo scatto fotografico, Anobii riunione persone in tutto il mondo e permette di entrare in contatto con tanti amici che hanno la stessa mia passione per la lettura.

All’attivo ho inserito solo 480 volumi, ma spero di poter arrivare a completare la mia biblioteca quanto prima. Per tutti voi che condividete con me il piacere della lettura, ecco la mia pagina.

Buona lettura a tutti.

Grecia-Italia, fratelli di debito

soldi2In un articolo pubblicato su LaVoce.info, Nicola Borri e Pietro Reichlin analizzano il quadro economico della Grecia, con alle spalle il grande voto popolare del “no” ai sacrifici imposti dalla troika europea.

Mi ha colpito, alla fine dell’articolo, questa frase: “Non dimentichiamo che i problemi dell’economia greca non sono causati da uno shock reale temporaneo, o da un calo della domanda. Il paese vive al di sopra dei propri mezzi almeno dall’inizio degli anni Ottanta, e nessuna strategia finanziaria darà ai cittadini greci la ricchezza, gonfiata da aiuti massicci e credito facile, che credevano di avere.” Praticamente lo stesso problema dell’Italia! Anche il nostro paese ha iniziato ad usare massicciamente il debito pubblico per tutta una serie di operazioni di ammodernamento del paese, proprio a partire dagli anni 80, soprattutto con il governo Craxi.

Ora l’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale pretendono, con la Germania a fare da megafono, che gli stati “cattivi” facciano austerità e riportino il debito sotto controllo, che impongano licenziamenti facili, tasse ancora più alte etc etc. Tutte queste manovre, chiamante ignobilmente “lacrime e sangue”, sono già state fatte, proprio a partire dal 2011, in entrambi i paesi. In Italia abbiamo avuto IMU, TASI, TARI, rincari di IVA, rincari di accise e sovrattasse provinciali e regionali. Noi ce li siamo sorbiti tutti, perché c’era da cominciare a smettere di vivere al di sopra dei propri mezzi. Peccato che, tutto questo, abbia innescato una tendenza recessiva, visto che la crisi bancaria ha coinvolo il popolo più debole. Ma la cosa che non mi torna è che le banche abbiamo avuto, caso strano, sempre il culo parato dagli stati. Gli aiuti alla Grecia sono andati a coprire i debiti con le banche francesi e tedesche per prime, non direttamente al popolo!! Stessa cosa in Italia: si è preferito immettere somme ingenti per salvare il Monte dei Paschi di Siena piuttosto che una semplice operazione di nazionalizzazione. Eh no, non si può, l’Unione Europea non lo prevede. Mi pare che non ci sia scritto da nessuna parte che bisogna salvare prima le banche e poi il popolo, o sbaglio? Ma se fosse così, questa allora è la peggiore ipotesi di Unione Europea che la mente diabolica dell’uomo potesse partorire. Mi viene in mente Altiero Spinelli, uno dei padri fondatori del movimento europeista: se fosse vivo, penso che avrebbe molto da dire sulla politica di Bruxelles. O su come sia stato snaturato, mal nutrito e storpiato il suo bellissimo progetto europeista.

Ancora una volta, si è preferito passare prima dalle banche. Ancora una volta, i politici hanno deciso che è più importante il denaro del popolo. Niente pane, niente brioches: solo fame e miseria.

Metti un’estate a Milano

milano-003Metti che hai un po’ di giorni liberi da impegni. Metti che una cara amica ti invita da lei. Metti che non ti fai scappare l’occasione. Unisci tutti gli ingredienti e troverai “Milano 2010”!!

L’emozione di conoscere, anche se per poco tempo, una città. Nel bene e nel male!! Rispetto alla mia Valdinievole, devo dire che il clima padano è alquanto afoso e umido, ci sono momenti che non si respira se non con ventilatori o climatizzatori! Per le zanzare, invece, è sempre la solita lotta.

Un agglomerato di uomini e cemento, pieno di fermento, brioso, che non dorme e non si ferma mai: ecco come mi è apparsa Milano appena arrivato in stazione centrale. Un turbinio di gente, che cammina, si sposta, per andare o venire a destra e manca… Anche troppo frenetica!!

Meravigliosa e imponente la stazione, il Duomo, le varie piazze e chiese… Insomma, non è quel luogo grigio e tetro che uno si immagina dai reportage giornalistici. Insomma, nonostante tutto, Milano mi è piaciuta, anche se farei fatica a viverci, non tanto per il traffico, ma per una mentalità molto diversa dalle nostre del centro Italia.

Però… chissà… in futuro… mai dire mai!

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Squilla il telefono

tempi1

Driiiinnn… Driiiinnn…

Driiiinnn…

Prendo il cordless, un numero che non conosco…

“Pronto”

Un colloquio.

Lavoro.

Euforia a palla!

Vado. Ho il cuore che batte forte. Sempre così, sempre un battito così.

Mi accomodo. Sorrisi di circostanza.

Poche domande.

“Eh, ma tu in questo settore non hai mai fatto esperienza.”

Ahi… ci risiamo… di nuovo…

“Le faremo sapere nei prossimi giorni.”

Il telefono non squillerà, ne sono più che certo.

Ancora. Di nuovo. E si riparte.

W l’Italia (nonostante tutto!)

bandieraItaliaSi, viva l’Italia. Nonostante tutto, viva il mio Paese, la mia Patria! Nonostante i politici corrotti, nonostante i ladri, i farabutti, i baciapile, i vigliacchi, i dittatori in doppio petto e/o mimetica, gli assassini, i calunniatori, i falsi, i meschini, gli ipocriti, ma nonostante anche tanta gente onesta, seria, leale, di cuore, magnanima, generosa. Che rende questo stivale un po’ più bello.

A loro dedico i miei auguri: siamo una bella Nazione!!!

Uniamoci, amiamoci
L’unione e l’amore
Rivelano ai Popoli
Le vie del Signore
Giuriamo far Libero
Il suolo natio
Uniti, per Dio,
Chi vincer ci può!?

Irlanda-Italia

bandiera-rainbowIrlanda 1 – Italia 0. In termini calcistici, direi che la nostra nazione ha subìto una sonora sconfitta. In termini di civiltà e di maturità di una nazione nei confronti dei temi sociali.

Sono anni che assistiamo a una lotta pro vs contro l’estensione di diritti civili a cittadini ricadenti nella classificazione di “gay”. Da una parte, una fetta di politici, quasi tutti di centro-destra o destra, e le più alte cariche ecclesiastiche vaticane: condanna piena, senza sé o senza ma, diritti negati, anzi se ci fosse la galera sarebbe meglio (i forni crematori costano troppo e il gas va usato per altri scopi). Ovviamente, la mia è un’allusione sarcastica del loro pensiero, ma andate in un qualsiasi partitello e vedrete che le loro espressioni più colorite non saranno poi così tanto distanti dalle mie.

Dall’altra parte troviamo alcuni partiti di sinistra e una buona fetta di liberi pensatori e famosi scrittori, che sostengono invece che anche le persone omosessuali e transessuali abbiano diritto a vedere riconosciuti quelli che sono considerati diritti universali, nonché avere la tutela giuridica e legale, al pari delle persone etero che compongono la maggioranza della popolazione.

Scontro sui diritti, insomma. La voce grossa, purtroppo, la fa la Chiesa Cattolica. Per bocca del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin: «Credo che non si può parlare solo di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell’umanità».

Cardinale, mi permetta, ma penso che abbia sprecato un’occasione per stare zitto, piuttosto che aprire bocca e uscirsene con una deplorevole e pessima esternazione.

Tu chiamala se vuoi… epurazione…

punizioneIl dizionario Treccani, alla voce “epurare” scrive: v. tr. [dal fr. épurer, der. di pur «puro»]. – Purificare, liberare da ciò che vi è d’impuro; raram. riferito ad alimenti, sostanze, materie (e. l’olio, l’oro, un gas, in cui è più com. depurare), e più spesso usato in senso fig., riferito a uffici pubblici: e. un’amministrazione e sim., o anche e. la società, e. un ambiente, ecc., toglierne le persone indegne o sospette; nel linguaggio polit., il verbo è stato riferito a persone rimosse dal loro ufficio per ragioni politiche in seguito alle norme sull’epurazione (v.): e. i dirigenti di un partito; sono stati epurati il direttore e tre impiegati. ◆ Part. pass. epurato, anche come agg. e sost.: i funzionarî epurati, gli epurati.

Sentire al tg la notizia della sostituzione di 10 deputati in commissione Affari Costituzionali mi fa venire in mente quella tradizione, ipocrita e tutta italiana, per cui alla RAI, al cambio di governo, c’era (e c’è tutt’ora) un frenetico cambio di persone, pronte a pronarsi di fronte al nuovo padrone.

In Parlamento si è andati oltre: siccome questa pseudo riforma va portata in porto a tutti i costi, invece che arrivare ad un compromesso (in medio stat virtus), si è preferito cacciare i dissidenti e sostituirli con gente più accondiscendente ai voleri.

Signor presidente del consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, le farei notare che il Re Sole fu portato in piazza e decapitato davanti ai suoi sudditi. Lei, purtroppo, ogni giorno che passa ne sta prendendo la forma e la sostanza. Questo non è governare, questo non è trovare accordi, questo è bieco qualunquismo, indegno per chi dice di appartenere ad un partito che della democrazia ne ha fatto anche il nome proprio. Ma temo che lei abbia ben altri progetti per questo paese.

Signor presidente del consiglio dei ministri della Repubblica Italiana, le chiedo fino a che punto arriverà a prenderci per il culo con i suoi slogan da venditore porta-a-porta e con le sue mirabilianti frasi ad effetto. Il popolo ha fame e le brioches sono finite. Vogliamo fare qualcosa di serio?