Domande da europeista

europaSono europeista. Sono convinto che il futuro del nostro continente sia verso l’unificazione politica di tutti i paesi europei, o almeno di chi ne voglia far parte. Sono convinto che un gruppo dirigente europeo possa essere e possa dare una svolta alla nostra società. Soprattutto a noi italiani.

Ma l’unificazione europea non è solo quella economica o finanziaria, ma è soprattutto politico-culturale. Non basta un parlamento, uno pseudo governo (diviso tra consiglio e commissione) e una specie di giustizia, occorre una carta costituzionale, che sia la sommatoria di tutte le costituzioni dei paesi aderenti e che ne amplii gli aspetti e le caratteristiche.

E soprattutto, la futura Unione Europea deve smetterla di essere la schiava del mercato finanziario e delle dittature bancarie, che non portano nessun beneficio reale ai cittadini europei, ma solo ad una minima parte, a cui ulteriori soldi sono come pioggia nel mare: un inutile spreco.

Il sito internet OpenPolis, qualche mese fa, in occasione della campagna elettorale in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, ha creato un sito, strutturato in domande e risposte mirate, per capire la propria collocazione politica e, sfruttando queste domande, vorrei dare il mio personale punto di vista…

Sono in totale 25 domande, eccole: Continue reading

Elezioni 2014

parlamento_italianoE anche quest’anno siamo ad una nuova tornata elettorale. In tv e sui giornali e sui social, quasi tutti i partiti sparano promesse, ingiurie agli avversari, volano parole pesanti, offese personali e quanto di più passi in quel momento nella mente.

Eppure, un Enrico Berlinguer o un Aldo Moro non avrebbero MAI pensato di essere così poco galantuomini!

E non solo per le votazioni europee, ma anche (e soprattutto) per quelle amministrative. Ho strabuzzato gli occhi quando, in occasione di un incontro con una lista comunale, più di un candidato consigliere ha sminuto, disprezzato e dispregiato il candidato della lista opposta. Non mi sembra proprio il modo civile di porsi alla guida di un ente pubblico, il rispetto per l’avversario ci deve essere sempre!

Dall’etica all’insulto

parlamento_italianoIn questi giorni assistiamo, qui nella povera e derelitta Italia, attanagliata da una crisi senza precedenti, ad una serie di deprecabili eventi che hanno come agorà il Parlamento Italiano. Da una parte, il Movimento 5 Stelle, una forza politica che nasce dal basso, dalla voglia dei cittadini di riprendersi il “potere”, di poter essere di nuovo popolo che sceglie e non più che subisce; dall’altra, il resto delle forze presenti, dal Partito Democratico (con alla guida Matteo Renzi), il vecchio PDL scisso tra Forza Italia e Nuovo CentroDestra, nonché Sinistra-Ecologia-Libertà e vari altri ancora.

Fermo restando che  io non ho più tessere di partito e che, personalmente, non intendo prenderle per i prossimi mesi-anni, mi soffermo un attimo sulle formazioni politiche che sono la risultante delle ultime elezioni politiche.

Continue reading

Ancora Poste Italiane

Finanziamento_poste_italianeLeggo con sdegno un articolo su Il Fatto Quotidiano: “Poste italiane, il viceministro Catricalà: Privatizzazione conclusa tra 5-6 mesi.”

Privatizzare l’azienda mi sta bene, a patto che sia rivisto il contratto di servizio universale che Poste Italiane SpA ha firmato e che, mi pare, non svolge per niente egregiamente!

L’azienda ha dovuto fare tagli drastici negli anni 90, quando era un carrozzone statale in perdita continua, con un cumulo di posti di lavoro creati dal clientelarismo della politica. Tagli su tagli, siamo arrivati ai giorni d’oggi, ma mi sembra che le cose continuino ad andare sempre male!

Continue reading

Feste 2013

E anche la vigilia, Natale, Santo Stefano, San Silvestro e Capodanno son passati! E arriva il tempo dei bilanci e delle promesse, dei ricordi e dei buoni propositi per l’anno che sta iniziando…

Bilanci: a tinte scure. Il 2013 si è rivelato essere un altro “annus horribilis”, dopo il 2012 che non ha brillato così tanto. Niente lavoro, soldi ridotti sempre di più, spese che aumentano, per non parlare poi degli addii e delle delusioni. Amici e parenti che scopri essere degli ipocriti falsi e meschini: son quelle mazzate che non ti aspetti e che fai fatica a diverire!! Eppure, ce ne son tanti intorno che si sono dimostrati così. Ti ammaliano, ti illudono, a parole ti danno il mondo, poi a fatti capisci che sono dei cazzari di prim’ordine. Se ci fosse una graduatoria, sarebbero ai primi posti e difficilmente potrebbero essere scalzati da nuovi arrivi. Ma prima o poi, la Ruota del Destino girerà anche per loro! “Siediti sulla riva del fiume, vedrai passare il cadavere del tuo nemico”: attenderò!

Continue reading

Economia all’italiana

repubblica_italiana_emblema_logoHo sempre più l’impressione che quando un governo italiano dice di mettere mano all’economia, mi viene in mente un Consiglio dei Ministri che si siedono ad un tavolo e iniziano a giocare al Monòpoli: tutti giocano, nessuno vince, ma chi perde è sempre l’italiano medio!!!

Allora ho fatto una ricerca e sono andato a cercare, sul sito della Ragioneria Generale dello Stato, il BilancioSemplificato-DLB-2013-2015. E mi si è aperto un mondo!!

Secondo il dipartimento del Ministero dell’Economia e Finanze, alla 31/12/2012 in Italia ci sono state entrate  (tributarie ed extratributarie) per un totale di 498,995 mld di euro. Le uscite, tra spese correnti, interessi e spese in conto capitale, sono state pari a 500,563 mld di euro. Qualcosa non torna, vero? Eh si, abbiamo speso e spendiamo molto di più di quello che incassiamo… Appena (si fa per dire) 1,5 mld di euro per quanto riguarda lo scorso anno, cifra che però, stando alle previsioni formulate lo scorso anno, dovrebbe via via riportarsi su valori positivi, ossia dovremmo tornare ad avere più entrate che uscite nel 2015. Se me lo avesse detto Paperon de’ Paperoni, ci avrei creduto! Ma scritto da chi ci governa… mah…

Faccio un piccolo esempio, visto che l’argomento è più che attuale: la tassazione sul patrimonio… Prima è stata inventata l’ICI, Imposta Comunale sugli Immobili. Si pagava un po’ tutti, con diverse esenzioni, i soliti mugugni ma la tassazione era probabilmente più equa. Il presupposto di questa imposta è il possesso delle seguenti tipologie di immobili, a qualsiasi uso essi siano destinati: fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli. Ho sempre pagato, mi sembrava una tassazione giusta, la cosa è finita sempre con il bollettino in coda all’ufficio postale

Poi è arrivata l’IMU, che vorrei sottolineare ancora una volta, è stata inventata di sana pianta durante il Governo Berlusconi IV dal ministro Giulio Tremonti. Vogliamo qualche dato ulteriore? L’IMU è stata introdotta in attuazione del tanto sbandierato federalismo fiscale con il Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011 (artt. 7, 8 e 9), pubblicato sulla G.U. n. 67 del 23 marzo 2011 che ne stabiliva la vigenza dal 2014 per gli immobili diversi dall’abitazione principale (art. 8, comma 2°, d.lgs. n. 23/2011). Come molti provvedimenti del centrodestra, all’inizio sono stati sbandierati come risoluzione di problemi, di nuove svolte, di fine alle tanto odiose mosse degli altri governi di mettere le mani in tasca agli italiani… alla fine, invece, sono stati soltanto un bluff e un gioco sporco di scarica barile: se prima Roma ti faceva pagare 100 euro di tasse, ora Roma 30 – Firenze 50 – Pistoia il resto! Vale a dire, da una parte detasso la finanza nazionale, dall’altra costringo gli enti locali a strozzare i cittadini se vogliono continuare a tenere su i servizi essenziali… Comodo, no?

Abbiamo avuto le finanziarie lacrime e sangue per tutto il 2012 e il 2013, e ora? Ci è stato chiesto di fare sacrifici su sacrifici… e ora? Per non pagare l’IMU, si aumentano le tasse sulle banche e sui carburanti.

Ancora una volta, chissà come mai, mi viene in mente George Orwell e la sua meravigliosa “Fattoria degli animali”: “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.” In Italia, gli animali-cittadini sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri perché, come i furbetti e i volponi, hanno amici che li aiutano, sanno leggere le leggi e se le fanno aggirare da luminari delle scienze economiche. L’importante è che il cittadino medio/piccolo sia spolpato e dissanguato per mantere lo status-quo.

La Protezione Civile

repubblica-italianaTutto il sistema di protezione civile si basa sul principio di sussidiarietà. La prima risposta all’emergenza, qualunque sia la natura e l’estensione dell’evento, deve essere garantita a livello locale, a partire dalla struttura comunale, l’istituzione più vicina al cittadino. Il primo responsabile della protezione civile è quindi il Sindaco: in caso di emergenza assume la direzione e il coordinamento dei soccorsi e assiste la popolazione, organizzando le risorse comunali secondo piani di emergenza prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del territorio.


Quando un evento non può essere fronteggiato con i mezzi a disposizione del comune, si mobilitano i livelli superiori attraverso un’azione integrata: la Provincia, la Prefettura, la Regione, lo Stato. La legge 225/92 definisce le attività di protezione civile: oltre al soccorso e alle attività volte al superamento dell’emergenza, anche la previsione e la prevenzione. Il sistema non si limita quindi al soccorso e all’assistenza alla popolazione, ma si occupa anche di definire le cause delle calamità naturali, individuare i rischi presenti sul territorio e di mettere in campo tutte le azioni necessarie a evitare o ridurre al minimo la possibilità che le calamità naturali provochino danni.

Gli eventi calamitosi vengono classificati, per estensione e gravità, in tre diversi tipi. Per ogni evento si individuano i competenti livelli di protezione civile che devono attivarsi per primi: a (livello comunale), b (provinciale e regionale) e c (Stato). In caso di evento di “tipo c”, che devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari, la competenza del coordinamento dei soccorsi viene affidata al Presidente del Consiglio dei Ministri, che può nominare Commissari delegati.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, delibera lo stato di emergenza, determinandone durata ed estensione territoriale. Il Presidente del Consiglio può emanare ordinanze di emergenza e ordinanza finalizzate ad evitare situazioni di pericolo o danni a persone o cose.”

Detto ciò, ora ditemi: di chi è la colpa? A chi va puntato il dito per determinare la responabilità soggettiva e oggettiva dei danni causati dalla mancata attivazione di uomini e mezzi per prevenire e limitare gli effetti sul territorio e sulla popolazione?

Troppo facile e troppo veloce additare il Dipartimento per ciò che accade dopo!!

Una luce in fondo al tunnel

tunnelSilvio Berlusconi va dicendo da 20 anni che taglia le tasse agli italiani, che lui è l’uomo giusto alla guida del Paese, che c’è ripresa e che possiamo farcela…

Mario Monti, in un anno e mezzo circa di governo, ha sostenuto fantomatiche riprese e ha visto la luce in fondo al tunnel un sacco di volte…

Enrico Letta, ultimo e attuale Presidente del Consiglio dei Ministri di questa derelitta Repubblica, sostiene che la ripresa è vicina…

Cosa accomuna questi tre uomini?

Oh, semplice… poche realtà…

  1. Il popolo vero, fatto di pensioni da 400 euro e fame quotidiana non sanno nemmeno dove sta di casa;
  2. Non hanno mai perso il loro posto di lavoro, ammesso che il loro si possa definire un lavoro;
  3. “Largo ai giovani”: per loro i giovani sono le persone dai 60 anni in su;
  4. Fino a 50 anni siamo tutti “choosy”, mentre a loro non dispiace affatto rimpizarsi di soldi il portafoglio ogni mese, nonostante il Paese sia ancora più allo sfascio;
  5. La luce in fondo al tunnel o è il riflesso della luna nel pozzo o un treno in galleria, in entrambi i casi si rischia sempre qualcosa;
  6. Hanno tentato di curare il malato con la stessa malattia che gli ha provocato questa incredibile paralisi pluriennale.

Non sono un liberista e non ammetto che il mercato si dia delle regole: lo Stato deve intromettersi nell’economia, deve porre dei paletti e dei limiti, altrimenti tutti i cittadini diventano esclusivamente mucche da latte… e non siamo lontani da questo scenario!

Non ammetto che le banche, banchieri, potentati e boiardi di Stato vivano sulla pelle della povera gente, con stipendi milionari quando le loro stesse imprese sono sull’orlo del fallimento… come non accetto che sia lo Stato a dover intervenire sempre e comunque: se l’Italia decide di salvare il MPS (Monte dei Paschi di Siena), si nazionalizza la banca, si salvano i piccoli risparmiatori e i correntisti, si fa causa penale e civile nei confronti di chi ha portato la banca a questa catastrofe e poi si vende il pacchetto azionario.

Non ammetto che un uomo come Cimoli, che ha fatto fallire Ferrovie dello Stato SpA e Alitalia SpA, viva con milioni di buonuscita: ti spettano 500 euro al mese, perché i danni che hai creato hanno te come responsabile (amministratore delegato).

Non ammetto che i politici (di ogni ordine e grado, dal consigliere comunale, all’assessore comunale, a quello provinciale, passato per la regione e finendo a Roma) abbiano in mente in primis i propri interessi, poi quelli dei parenti, poi quelli di amici e conoscenti e poi, se avanza, far finta di lavorare per l’Italia.

Non ammetto che si venga a sparare frottole dicendo “diamo lavoro ai giovani”: si fanno corsie preferenziali a chi è sotto 30 anni, senza un diploma, a scapito di chi ha studiato, si è fatto il famigerato mazzo per arrivare ad avere quel pezzo di carta che ora, ahimè, non è buono nemmeno come carta igienica.

La luce in fondo al tunnel, signori politici, spero sia l’avvisaglia di un treno in corsa che sta sopraggiungendo: il treno del cambiamento, che vi porti alla fame per quanto voi ci avete portato!

PD, impennata di tessere e pioggia di denunce. Arrivano gli “osservatori”

logo pd spaccatoL’articolo è apparso oggi, sabato 26 Ottobre 2013, a firma di Luca De Carolis sul Fatto Quotidiano. Con il sottotitolo “Ricorsi e veleni nelle battaglie per i segretari locali. In provincia di Catania, tre congressi sono stati sospesi perché le iscrizioni di alcuni partecipanti erano pagate da terzi: a vigliare sul corretto svolgimento delle assemblee è stato mandato il bersaniano Nico Stumpo. Episodi poco limpidi anche in Campania, Puglia e Abruzzo“.

Se la notizia fosse confermata, ci sarebbe da fare un’attenta riflessione. Soprattutto, una domanda seria da porre a tutti coloro che votano PD o che sono simpatizzanti per esso: come la mettiamo con la questione morale?

Ovviamente, non sto dicendo che TUTTI sono colpevoli… ma signori miei, a legger di queste meschinità, non mi vien proprio voglia né di votarvi né tanto meno di sostenervi! Nella mia “storia politica” di italiano, non sentivo di questi atteggiamenti da Democrazia Cristiana e compravendita di voti da anni!

La fantomatica e tanto declamata questione morale sembra proprio un cancro a sinistra quanto al centro e tanto più a destra!!

« La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico. »

(Enrico Berlinguer, da un’intervista a la Repubblica del 28 luglio 1981)

Questione di educazione civica

punizioneEnnesimo esempio di una società, la nostra, che deve riscoprire l’educazione civica e il rispetto verso il prossimo. Qualche giorno fa, sul Corriere della Sera, il giornalista Enrico Venni scrive un pezzo circa un episodio accaduto alla scuola media Bussi di Vigevano. Il titolo dell’articolo è “Studente costretto dal professore a mettersi in ginocchio per insulti a una compagna”. Ok, il primissimo impulso neurologico è: il professore ha torto! Sbagliato! Basta leggere molto attentamente l’articolo per capire che il professore, giustamente severo, ha applicato una giusta punizione!

“…sotto i riflettori c’è ora la punizione sopra le righe di uno studente delle medie da parte di un professore che ora rischia un provvedimento disciplinare da parte dal Provveditorato scolastico. In una classe terza della scuola Bussi di Vigevano un alunno sarebbe stato costretto a inginocchiarsi davanti ai suoi compagni, molti dei quali lo deridevano. La punizione gli sarebbe stata inflitta dall’insegnante per aver insultato una compagna.”

Tra i tanti commenti che sono stati inseriti a margine dell’articolo, uno tra tutti ha attirato la mia attenzione. Cito testualmente: “Il professore,certamente esasperato cosi come lo sono quasi tutti gli insegnanti italiani…ha fatto bene. Tutti noi dovremmo riflettere e capire che i nostri figli sono stati mal cresciuti da molti genitori che non sanno stare al mondo e si affrettano ad accusare la scuola dei loro insuccessi come genitori. Ben vengano le punizioni a questi bambini viziati,visto che a casa loro nessuno gliele sa dare come meriterebbero.”

Cosa posso aggiungere? Una semplice osservazione: il commentatore ha perfettamente ragione! Schiere di genitori dovrebbero riappropriarsi di una potestà educativa che non hanno mai voluto e saputo prendersi, lasciando che fossero altre persone a sorbirsi la “patata bollente”. Si ergono a paladini dei figli quando questi ultimi sono nel più palese torto! Bene ha fatto l’insegnante a imporre una così esemplare punizione: a lui va tutta la mia stima di giovane uomo che in questo mondo non trova più il rispetto e l’educazione che tanti anni fa mi furono impartiti come lezione esemplare e basilare per la mia crescita!